Ci risiamo. Ancora una volta una malintesa suscettibilità “istituzionale” fa indispettire il consigliere comunale di centro-destra ed ex assessore (giunta Fabrizio Di Paola) Salvatore Monte.
E anche questa volta c’è di mezzo, volente o nolente, il Comitato Civico Patrimonio Termale (di cui chi scrive fa parte).
Andiamo ai fatti, partendo dalla fine.
Stamattina mercoledì 16 settembre il giornale on line dà notizia che il consigliere comunale Salvatore Monte ha preso carta e penna (pensiamo ieri martedì 15 settembre) e ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Comunale dicendogli che così non va: “mi sembra ormai scontato che il suo obiettivo quasi del tutto raggiunto – dice Monte rivolgendosi al presidente del consiglio comunale – è quello di azzerare il consiglio comunale”.
La pietra dello scandalo è per Monte che, nella sua qualità di consigliere comunale, ha dovuto apprendere dalle emittenti locali che giovedì di questa settimana il Sindaco si recherà a Palermo per affrontare, nuovamente, l’annoso problema termale.
A Salvatore Monte non sembra normale apprendere ciò dalla stampa, grazie alle notizie assunte dal Comitato Civico Patrimonio Termale, che il consigliere comunale si sente comunque in dovere di ringraziare per ciò che fa. “Però non funziona così – aggiunge Monte – non esiste in cielo ed in terra che i consiglieri comunali non sappiano mai nulla”.
Il fatto positivo, dal mio punto di vista, è che Salvatore Monte riconosca ed apprezzi il lavoro svolto dal Comitato Civico Patrimonio Termale, il primo forse a dichiararlo pubblicamente nel silenzio che ha sempre contraddistinto i consiglieri comunali sulla problematica termale.
Quello che non va, sempre a mio avviso, è creare un caso che non può e non deve esistere.
Sulla scorta di quanto dichiaratoci dall’assessore Caracappa, la lettera di invito è infatti arrivata a mani dei destinatari (Sindaco e altre funzioni del Comune) durante la giornata di lunedì 14 settembre (protocollo 34965) e la notizia è stata fornita alla delegazione del Comitato Civico durante l’incontro con il Sindaco di martedì mattina, in calendario già da tempo. Sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale non avrebbero quindi neanche avuto il tempo di avvertire i consiglieri comunali, salvo una rapidità di trasmissione da parte degli uffici sicuramente non di casa al Comune di Sciacca.
Il precedente risaliva invece a quando, all’inizio di quest’anno, molti consiglieri comunali (tra cui ovviamente Salvatore Monte) non avevano partecipato al consiglio comunale aperto sulla problematica termale, perché anche in quel caso “risentiti” di aver ricevuto la notizia della convocazione dopo il Comitato Civico Patrimonio Termale.
Stiamo insomma parlando di galateo, non certo di idee e di proposte.
Nella mia qualità di componente del Comitato Civico la conclusione che ne traggo è che quando si parla di azioni, proposte, idee e fermento c’è sempre di mezzo la voce del Comitato Civico, mentre invece continua a rimanere muta la voce dei consiglieri comunali, di opposizione e non, su una tematica di vitale importanza per la città quale la valorizzazione del suo derelitto patrimonio termale.
P.S. Una delle prime richieste del Comitato Civico Patrimonio Termale era la pubblicazione di tutti gli atti, lettere, ecc, relativi alla tematica termale sul sito web del Comuna, per ragioni di trasparenza
Quando si finirà di beghe inutili e insulse e si deciderà di salire tutti sulla stessa barca per remare nella stessa direzione :il bene della nostra città e quindi il bene per i nostri figli.