Tanto tuonò che piovve…
Il Presidente della Regione, Nello Musumeci, finalmente ha risposto alla richiesta proveniente dal territorio di Sciacca per un confronto diretto sulla problematica termale.
Una risposta verbale e del tutto interlocutoria, fornita al parlamentare regionale Matteo Mangiacavallo, che raccogliendo l’invito del Comitato Civico Patrimonio Termale si è fatto portavoce di persona della richiesta contenuta nella delibera unitaria adottata dal Consiglio Comunale di Sciacca con la piena adesione del Sindaco, dei deputati Mangiacavallo, La Rocca e Catanzaro, del Comitato Civico e delle associazioni “Sciacca Terme Rinasce” e “Ora Basta!”.
All’on. le Mangiacavallo il Presidente Musumeci ha detto che, pur avendo tutto l’interesse che la questione termale di Sciacca si risolva, è necessario tuttavia rinviare ogni tipo di discussione e di confronto a dopo la fine dell’emergenza per la pandemia.
In buona sostanza il Presidente della regione siciliana non ha alcuna intenzione, per il momento, di incontrare le forze politiche e sociali del territorio di Sciacca e di confrontarsi con esse.
Abbiamo richiesto una prima reazione al coordinatore del Comitato Civico, Franco Zammuto, per il quale Musumeci mostra in questo modo di non comprendere, o di non voler comprendere, le motivazioni che stanno alla base della volontà di incontrarlo, anche utilizzando mezzi on-line rispettosi della normativa di sicurezza anti Covid-19.
“ E’ proprio questo il momento più adatto per i necessari approfondimenti – ci dice Zammuto – in relazione a tutta una serie di nodi problematici che se non vengono preliminarmente affrontati e sciolti potranno rendere inutile ogni ulteriore bando pubblico per la concessione in affidamento del complesso termale”. “ E’ del tutto presumibile – continua Zammuto – che nessun imprenditore privato vorrà prenderlo in gestione se non ci sarà un preventivo intervento con fondi pubblici regionali, finalizzato ad un adeguato ripristino funzionale del patrimonio immobiliare e impiantistico, sicuramente in uno stato di grande degrado dopo oltre cinque anni di chiusura. I fondi europei per la ” next generation eu” destinati alla regione siciliana potrebbero offrire, a nostro avviso, l’opportunità di inserire lo sviluppo e il rilancio del termalismo siciliano tra gli investimenti produttivi suscettibili di essere finanziati con tali fondi europei”.
“Il Presidente Musumeci – conclude Franco Zammuto – così facendo si rende responsabile non solo di uno sgarbo istituzionale nei confronti della città di Sciacca, ma anche dell’ennesima e colpevole dilazione dei tempi nella ricerca di una soluzione alla problematica termale di Sciacca”. “ La prossima settimana riuniremo il nostro direttivo per decidere il da farsi, una volta preso atto dello scarso peso politico della nostra città a livello regionale e della mancata disponibilità di Musumeci”.