Riusciranno i nostri eroi a realizzare la mission di rendere queste transenne davvero provvisorie? Il cronometro lo abbiamo avviato…

Con queste parole avevo concluso l’articolo sulle transenne piazzate a scopo di sicurezza sopra il muretto di Via Porto di Mare.

Mai, davvero mai avrei pensato che il Comune di Sciacca riuscisse a realizzare una sorta di record mondiale di velocità nella provvisorietà ed eliminazione di tale transennatura, la cui collocazione ha avuto una durata di appena 24 ore.

Ci sarebbe quasi da spellarsi la mani per gli applausi…!

A me tuttavia viene il dubbio che sul palcoscenico della vita amministrativa cittadina, nel quale si passa ormai indifferentemente dalla farsa alla tragedia passando attraverso la commedia comica, questa volta sia andata in scena una rappresentazione di commedia dell’arte più che una prova di efficienza amministrativa.

Sotto il nome di commedia dell’arte il dizionario ci dice infatti che “trattasi di genere di spettacolo caratterizzato da assenza di copione. Gli attori, anziché imparare a memoria battute prestabilite, basavano la propria interpretazione su un canovaccio (trama) e improvvisavano in scena, seguendo le regole di quella che oggi viene chiamata “recitazione a soggetto”.

Nella commedia dell’arte tuttavia l’improvvisazione non era l’unica caratteristica, in quanto si richiedeva anche la capacità degli attori in scena di sincronizzarsi perfettamente.

E nella vicenda delle transenne di Via Porta di Mare tutto c’è stato tranne che la sincronizzazione degli attori in scena. Lasciamo quindi da parte la commedia dell’arte e ripieghiamo sulla farsa, tanto sempre teatro è.

La vicenda, che ha rappresentato in settimana il fatto di maggior interesse nella cronaca cittadina e sui social, ha dell’incredibile perché vi è accaduto tutto e il contrario di tutto.

Riepiloghiamo.

Il dirigente comunale del settore lavori pubblici, Aldo Misuraca, assume autonomsmente l’iniziativa di transennare uno dei luoghi più panoramici della città, come soluzione provvisoria di sicurezza per prevenire il pericolo che qualcuno dei ragazzi che lì sono soliti riunirsi e sedersi su quel parapetto troppo basso possa precipitare giù. Le transenne vengono presentate come una soluzione provvisoria, in attesa di sostituirle con una barriera in plexigass trasparente.

Sui social si scatena immediatamente la guerra contro questa inattesa e sgradevole novità: non piace ovviamente la transennatura in ferro e neppure gradita appare la prospettiva del plexigass. C’è chi fa scendere in campo anche la Madonna del Soccorso, che in processione sarebbe costretta a guardare il mare transennato…

E qui la trama della farsa si arricchisce. Entra in scena il sindaco Valenti che afferma di non saperne nulla e di non essere d’accordo.

Il dirigente Misuraca da parte sua ribatte di aver regolarmente inviato al sindaco, per conoscenza, la comunicazione del progetto esecutivo delle transenne/plexigass.

Quindi Misuraca avrebbe agito sulla base dei suoi poteri e del cosiddetto “silenzio – assenso” diparte del primo cittadino.

Con alle spalle l’opinione pubblica che dimostra chiaramente di non gradire, il sindaco Valenti assume allora la decisione di far rimuovere immediatamente le transenne e di mandare in soffitta il tentativo di garantire la sicurezza di quel muretto, già oggetto di intervento di recupero e restauro, con transenne e poi con il plexigass.

Con la velocità della luce una squadra di pronto intervento comunale smonta allora le transenne, e al loro posto sul muretto della discesa Porta di Mare vengono collocati con del silicone dei vasi con fiori, che dovrebbero avere una funzione sia decorativa che di sicurezza, scoraggiamdo i ragazzi dal sedersi pericolosamente sul muretto.

Ma anche questi vasi hanno poca durata e vengono rimossi 48 ore dopo.

Sapete chi lo decide? Proprio Aldo Misuraca, il dirigente che aveva collocato le transenne della discordia. Misuraca rimuove le piante questa volta nella sua qualità di dirigente della protezione civile: le previsioni del tempo non sono buone, c’è allerta arancione, il vento potrebbe far cadere giù quei vasi, costituendo così anch’essi un pericolo.

E anche questa volta il dirigente agisce senza che il sindaco Valenti ne sappia nulla, ne’ della rimozione e nemmeno di una possibile ricollocazione dei vasi in modo che siano stabilmente fissati al muretto. Ma certamente la rimozione delle fiorere appena istallate rientra nei poteri dell’ufficio di Misuraca.

Questa vicenda, che ha suscitato i più svariati commenti critici e ironici sui social, evidenzia in modo lampante quello che è forse il più grosso problema che condiziona pesantemente tutta la vita politica e amministrativa di Sciacca: l’assoluta mancanza di sinergia e di attiva collaborazione tra l’amministrazione e gli uffici comunali.

Ancora un’ultima riflessione: in questo caso si è ovviato nel giro di 24 ore ad una evidente bruttura che penalizzava uno degli scorci panoramici più belli della nostra città; perché invece, da anni e anni, non si fa nulla per ovviare al degrado che caratterizza un altro luogo ugualmente panoramico e e storicamente significativo?

Sto riferendomi al piazzale di Rocca Regina: anche lì ci sono le transenne, ma è ormai passato talmemte tanto tempo che sono ancora tutte lì, ma ormai cadute a terra in mezzo alla sporcizia…

NINO PORRELLO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *