L’ennesima bufala del duo Musumeci-Armao oppure un’autentica ed inattesa inattesa nell’annosa vicenda della problematica termale di Sciacca?
E’ stato questo il dilemma che immediatamente si è acceso nella mia mente leggendo la notizia riportata ieri sui giornali on line d’informazione locale, che per dovere di cronaca e a beneficio di chi non l’avesse ancora letta riporto qui di seguito.
Su richiesta del governo regionale presieduto da Nello Musumeci, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato la proposta del Gruppo tecnico “Assistenza territoriale” della commissione Salute e di FEDERTERME che include, per l’area del Sud Italia, i comuni di Sciacca e Acireale. Sarebbe questo un passaggio fondamentale affinché i complessi termali di Sciacca e Acireale possano essere sottoposte all’INAIL per una valutazione finalizzata ad un investimento diretto e all’acquisizione delle strutture (così come previsto dalla legge di stabilità 2019), con la garanzia della presenza di un partner gestionale affidabile.
A gennaio 2021 si terranno gli incontri con INAIL e FEDERTERME, così come programmato dal presidente e dall’assessore per l’economia della Regione siciliana.
Fin qui la notizia, nuda e cruda, così come dettata agli organi di stampa.
Una notizia il cui contenuto non è del tutto facile da decifrare, quanto meno per i non addetti ai lavori: sembra di capire che si potrebbero in questo modo creare i presupposti per un investimento finanziario a carico dell’INAIL e finalizzato a riportare in bonis i complessi termali di Sciacca e Acireale, purché si trovi un partner gestionale affidabile, imprenditore che, tuttavia, a questo punto non dovrebbe più metterci risorse di tasca propria per il ripristino di impianti ed immobili.
Chi legge si ricorderà come recentemente il Presidente della Regione, Musumeci, e il suo fidatissimo Assessore all’Economia, Armao, si siano rifiutati di confrontarsi pubblicamente sull’argomento terme con le forze politiche e sociali del territorio di Sciacca, che avevano formalmente richiesto un incontro sulla base di un documento assai particolareggiato.
I due tuttavia sono stati prontissim nel dettare alle agenzie di stampa il proprio commento su questa novità di affidarsi a FEDERTERME e INAIL per il rilancio del termalismo siciliano.
“ Il dialogo che portiamo avanti con FEDERTERME – ha detto il presidente Musumeci – va avanti da molti mesi e ha avuto un’accelerazione dopo l’evento sul turismo sanitario promosso in Sicilia in collaborazione con The European House-Ambrosetti. Quella intrapresa è una strada decisamente innovativa perché, alla luce della volontà del governo siciliano di sostenere il settore termale e del benessere, ci permette di accedere alla normativa nazionale per rilanciare le terme di Acireale e di Sciacca”.
“Il percorso avviato – gli fa eco l’assessore Armao – potrà agevolare il trasferimento dei complessi termali a soggetti finalmente in grado di gestirli (?) e garantirà alla Regione Siciliana una forte opportunità per ulteriori investimenti nelle aree interessate. Confidiamo molto nel rapporto con Federterme e con l’Inail per chiudere una pagina che ha vergognosamente mortificato il nostro territorio e della quale oggi si pagano le conseguenze”.
“Una pagina che ha vergognosamente mortificato il nostro territorio”… così si esprime e definisce la vicenda termale l’assessore Gaetano Armao: peccato che lo stesso Armao ne sia stato il protagonista principale, non riuscendo in quasi un decennio a far portare a termine la liquidazione della società Terme di Sciacca SpA e non riuscendo a mettere in piedi una procedura di avviso pubblico, per la concessione in affidamento a privati del complesso termale, che avesse in sé i requisiti minimi adeguati per poter andare in porto con un esito positivo.
L’assessore Armao prima e poi anche il presidente Musumeci, da quando è in carica, hanno fatto in tutti questi anni di tutto e di più per mortificare le attese del nostro territorio in relazione al rilancio del settore termale, ragion per cui è del tutto ragionevole il dubbio di trovarsi al cospetto dell’ennesima bufala, che per l’occasione prende il nome di INAIL e FEDERTERME, ma alla quale non farebbe poi seguito alcun fatto concreto realmente risolutivo.
E se anche così non fosse, se cioè questa volta il duo Musumeci-Armao avesse tirato fuori dalla manica qualcosa di realmente innovativo e vincente, si ha tuttavia la conferma del ruolo totalmente secondario e di contorno attribuito dalla Regione alla città di Sciacca e a chi la rappresenta, pur essendo il patrimonio termale appartenente alla città di Sciacca per storia e per destinazione naturale.
E’ qualcosa che già risultava evidente dal rifiuto opposto alla richiesta indirizzata a Musumeci dal Consiglio comunale, dal Sindaco, dai deputati regionali e dalle forze civiche di confrontarsi con il territorio, e che trova ulteriore conferma nella dichiarazione secondo la quale “il dialogo con Federterme va avanti da molti mesi”: le precedenti dichiarazioni sull’argomento, rilasciate dal presidente Musumeci appena pochi giorni addietro, non rispondevano quindi a verità e nessuno, a Sciacca, era stato portato a conoscenza di questo “nuovo percorso”.
Concludiamo questo editoriale dando notizia che il direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale ha immediatamente richiesto un incontro al Sindaco Valenti e all’Assessore comunale al Turismo Caracappa per comprendere non solo quando i due esponenti dell’amministrazione locale siano venuti a conoscenza dell’ultima novità ma soprattutto per conoscere maggiori contenuti e dettagli del cosiddetto “nuovo percorso”.
Sperando che non sia l’ennesima bufala, tanto per perdere altro tempo.