Quello che si vede nelle foto è lo stato attuale di accesso alle Mura di Vega, un tratto dell’antico bastione che nel sedicesimo secolo circondava con scopo difensivo la città di Sciacca, nei pressi della porta San Calogero.
Ai tempi dell’amministrazione di Ignazio Messina erano state realizzato l’ammattonamento della via pedonale di accesso (oggi invasa dalle sterpaglie), la scala in ferro che sale sulle mura (oggi arrugginita e impraticabile perché priva delle pedane sui gradini, che qualcuno ha ritenuto bene di togliere e portarsi via) e una passerella in legno per la passeggiata panoramica in cima al bastione (non più accessibile e il cui stato non è stato possobile verificare).
Le attuali condizioni di degrado evidenziano, senza necessità di molte parole, l’assoluta incuria con la quale noi cittadinanza, gli uffici comunali preposti e la stessa Soprintendenza alle Antichità siamo riusciti nel corso del tempo a rovinare qualcosa di buono che era stato fatto per valorizzare, a favore dei nostri studenti e anche in funzione turistica, un importante bene storico e monumentale della città.
Provate solo ad immaginare cosa potranno pensare una comitiva di turisti, quando ritorneranno, se incuriositi dal totem di informazione (quello ancora al suo posto) si addentreranno nel vialetto di accesso e si troveranno davanti agli occhi questo “scenario di amore e di cura per il patrimonio monumentale cittadino”.
Sciacca non puoi che amarla…
Ho letto la nota e visto le foto che illustrano la situazione di degrado in cui si trovano le mura di Vega e il contesto circostante.Anch’io in passato ho fatto delle foto,che ho trasmesso all’arch Michele Benfari,capo della Sovraintendenza ai beni monumentali di Agrigento e provincia.Mi è stato detto che sarebbe stato meglio che la segnalazione/richiesta di intervento
venisse fatta dal Comune,che credo abbia provveduto.Per sicurezza ho pure inviato le foto all’arch Friscia,ora in pensione,e al Geom Ignazio Perrone.Non hanno avuto seguito!speriamo nel 2021.lillo craparo