Con riferimento alle recenti notizie relative al “teatro Samona’, riceviamo da Salvatore Monte, già assessore della giunta Di Paola, il seguente comunicato stampa, che pubblichiamo per il suo indubbio interesse.

Ci farebbe piacere ospitare anche, al fine di favorire un pubblico e utile confronto tra le diverse soluzioni e scelte progettuali, una risposta da parte degli amministratori ovvero del dirigente dell’ufficio tecnico di Sciacca o ancor meglio del Genio Civile di Agrigento.

“ Comunicato stampa del 3 febbraio 2021 a firma Salvatore Monte, attore, regista, direttore artistico ed organizzatore di eventi.

Non è una battaglia per la quale deporrò mai le armi. Continuo ad apprendere dalla stampa le News riguardanti i lavori relativi al teatro Samonà di Sciacca; notizie che profumano un po’ di “Teatro dell’assurdo” e, forse, di un po’ di sano spreco. Ebbene sì, perché è uno spreco, a parer mio, investire vagonate di denaro pubblico per realizzare una nuova sala convegni all’interno del teatro anziché rendere maggiormente fruibile la grande sala con il tanto auspicato ampliamento del palcoscenico. Che senso ha realizzare una sala da 80 posti? “Sciacca città dei convegni”, se è questo l’obiettivo da raggiungere basta dirlo e non parlare più di teatro in quanto tale. Non ha senso alcuno tralasciare l’esigenza, vera e reale, di abbattere un muro e creare una scatola scenica, isolata dai corpi non utilizzati del teatro, così da garantire uno spazio utile alle messe in scena ed agli allestimenti. Ma chi coordina queste iniziative? Chi tutela la finalità madre di quel luogo deputato alle piece? A questo punto stoppare tutto potrebbe rappresentare una decisione saggia, destinando così le somme alla manutenzione straordinaria ed alla riapertura del teatro con la sala grande ed il piccolo palcoscenico nell’attesa che vi siano somme utili disponibili per: a) abbattere il muro, b)creare una scatola scenica c)armare la torre scenica, d)realizzare un impianto luci base ed una graticcia utile al montaggio delle scene, e)ipotizzare la realizzazione del sipario di ferro (tagliafuoco). Le passerelle della politica e degli alti funzionari ci stanno ma devono essere funzionali ed utili alla collettività. Condividere con gli esperti del settore le scelte da approntare rappresenterebbe un grande gesto di apertura verso un mondo che, oggi più che mai, sta terribilmente soffrendo. Realizzare una ulteriore sala convegni è inutile. La città di Sciacca gode, già, di alcuni spazi dediti a questo: ex convento San Francesco (due sale) – Sala Blasco del Comune di Sciacca- Sala convegni complesso monumentale Sant’Anna – Biblioteca monumentale comunale – multisala Badia Grande – ex chiesa di Santa Margherita (sarà presto sede di un auditorium). Le sedi elencate soddisfano alla grande il numeroso pubblico della convegnistica e della tanto di moda “presentazione di libri”. Spazio adesso al teatro, alla musica. C’è tanto bisogno di dare voce alla arti performative”.

Un pensiero su “SUL TEATRO CHE NON SARA’ UN TEATRO SALVATORE MONTE NON “DEPONE LE ARMI” E LO DEFINISCE IL TEATRO DELL’ASSURDO”
  1. Concordo con la considerazione che a Sciacca non mancano di certo le Sale per la convegnistica e quindi concordo sull’orientare sul Teatro (nel senso di luogo per le rappresentazioni teatrali) tutte le “esigue” risorse possibili. Poi che rendere fruibile il Teatro Samonà sia una priorità per Sciacca, questa è un’altra storia…..

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