Questo Blog giornalistico il 12 gennaio si era soffermato sulla carenza di trasporti pubblici che penalizza Sciacca nei collegamenti da/per gli aeroporti di Palermo e Trapani con un articolo dal titolo: “Collegamenti diretti con l’aeroporto di Palermo: 1 corsa giornaliera su Sciacca, 8 corse su Mazara del Vallo”.
Sullo stesso argomento ritorna oggi con una proposta molto interessante, e non è la prima volta, l’ex consigliere comunanale Alessandro Curreri, con un post su facebook che merita di essere ripreso e valorizzato, in quanto mette il dito in una piaga che necessiterebbe una volta per tutte un’efficace intervento di medicazione, auspicabilmente risolutivo.
“ Ho detto e ripetuto più volte che puoi accogliere in maniera diffusa, inventare una #nuovaofferta, fare tutti i cammini lenti di San Bernardo che vuoi, ma quello che dovrebbe accomunare gli amministratori agrigentini – argomenta Curreri – è combattere l’isolamento territoriale del territorio da/per l’aeroporto di Trapani e Palermo ed il monopolio dei trasporti. Deve essere #laprimabattaglia. Lo dico agli scettici.
“Se la Sicilia del versante catanese è felice (e i deputati che sostengono Nello Musumeci sembrano non capire) noi non lo siamo proprio.Da qui veniva la mia proposta, da portare avanti con tutti i paesi limitrofi: SIKANIA BUS- RACCONTI DI CIÒ CHE SOGNAVO.
“Non c’è #turismo senza collegamenti. E la ditta Gallo non aiuta quando c’è bisogno, cullandosi sul suo inattaccabile #monopolio. In Consiglio, sono spesso intervenuto sulla Agenzia Pro.pi.ter Spa, una #partecipata del Comune di #Sciacca. Mi sono chiesto: quale problematica accomuna tutto il territorio, tanto da poterne fare una battaglia comune? La risposta era semplice: l’isolamento territoriale. Compriamolo noi qualche bus creando una partecipata che serve[stavolta]”.
“ La Pro.pi.ter può servire allo sviluppo del territorio, delle imprese, alla lotta all’isolamento infrastrutturale? Possiamo pensare di fare un po’ di concorrenza alla ditte che operano in monopolio da/per Palermo-PuntaRaisi? Intanto ci sono dei fondi che si possono intercettare, con progetti”.
“La sigla sta per Programmazione Piano Territoriale #TerreSicane(di cui fa parte Sciacca con alcuni paesi limitrofi, tra cui Ribera). Con l’assessore Dott. Michele Bacchi e il segretario della stessa abbiamo avuto modo in questi mesi di valutare l’ipotesi di riprogettare visto che un provvedimento statale rimodula e “sgancia” le somme per i patti territoriali. Ho già informato di questo collaboratori parlamentari per vigilare sulle somme delle #Semplificazioni per la definizione dei #pattiterritoriali e dei contratti d’area”. Ho parlato spesso di isolamento del territorio sicano dalle infrastrutture aeroportuali, di vision e promozione che devono unire questi territori, insieme #Sikanía. Insieme si può”.
“Speravo – conclude l’ex consigliere comunale – che questa proposta servisse a fare capire che ci sono dei fondi per i patti territoriali che devono essere intercettati. Ed anche qui. Qualcuno mi ha aiutato?”
Fin qui l’intervento di Curreri, la cui proposta potrà piacere o meno nello specifico dei contenuti, ma che ha il merito e il coraggio di rilanciare una tematica di fondamentale importanza per il territorio e che colpevolmente nessuna amministrazione di questo territorio ha mai avuto la capacità e forse anche il coraggio di affrontare.
Noi di ServireSciacca siamo pronti ad aiutarlo.
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