Il commissario straordinario dell’ASP di Agrigento, Mario Zappia, sferra un muscolare attacco, nei toni e nella sostanza, nei confronti di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato di Sciacca.
Sembra quasi un guanto di sfida lanciato dall’espressione manageriale e politica della Sanità agrigentina, contro l’espressione del Volontariato che difende e rappresenta le ragioni degli utenti di una sanità tante volte malata e inadeguata.
Ma cosa ha dato origine a questa strana offensiva?
E’ stato un comunicato stampa del TDM datato 17 marzo scorso e l’argomento trattato era quello della mancata attivazione presso il presidio ospedaliero di Sciacca dell’area medica INPS insieme a delle considerazioni sulla momentanea sospensione dei servizi erogati dal Centro Alzheimer; chi volesse leggerlo interamente lo trova in foto qui sotto.
Il commissario straordinario dell’ASP agrigentina, che non ci risulta abbia risposto a diverse lettere inviategli da Cittadinanzattiva-TDM a proposito della mancata apertura del Centro Covid di Ribera, relativamente al quale aveva dichiarato e promesso che sarebbe stato aperto entro ottobre/novembre 2020, trova invece inaspettatamente il tempo di rispondere sul comunicato stampa del 17 marzo.
Sarebbe stato auspicabile che lo avesse fatto fornendo informazioni chiare ed esaurienti, su quanto già fatto in merito dall’ASP, all’intera cittadinanza del territorio di Sciacca, magari attraverso lo stesso Tribunale per i diritti del malato. Ne avremmo preso atto con favore.
Invece no, lo stile e la sostanza sono ben diversi e forse anche l’obiettivo.
Per una strana e forse non casuale coincidenza la stizzita replica di Zappia a Lilla Piazza del TDM arriva il giorno dopo un’intervista televisiva rilascita dal senatore Rino Marinello, che era stato il primo a sollevare la problematica dell’area medica INPS e che ieri nel corso di un’intervista televisiva è ritornato in argomento.
“Stupiscono gli insoliti toni ed i contenuti tipici di una sterile polemica su un tema che invece meriterebbe altre attenzioni” dice il Commissario straordinario.
Dopo aver fatto riferimento ad una “iniziativa volta a concedere in comodato d’uso gratuito i locali del presidio ospedaliero di Sciacca da adibire a medicina legale Inps”, aspetto che peraltro avrebbe meritato un maggior chiarezza del Commissario, Zappia afferma che:
“la finalità perseguita, di evitare che l’utenza di Sciacca e del circondario si debba spostare con notevoli disagi sino ad Agrigento, meriterebbe attenzione e considerazione da parte di tutti i cittadini ed in particolare dalla stessa Cittadinanza Attiva, la quale avrebbe dovuto collaborare per favorire l’iniziativa, invece di impegnarsi allo scopo di metterla in discussione e screditarla davanti l’opinione pubblica”.
“Va stigmatizzata ed appare grave – prosegue Zappia – soprattutto la notazione relativa ai disagi che sarebbero stati causati all’utenza del centro Alzheimer, quasi volendo prospettare un’inesistente indifferenza dell’Asp nei confronti di tale utenza, che invece occupa un posto centrale nelle quotidiane attività istituzionali, ed invero, il centro è stato prontamente allocato al primo piano dello stesso edificio consentendo in tal modo, in accordo con il direttore DSM , il regolare espletamento delle relative attività”.
“Non può – argomenta ancora il commissario Zappia – che accogliersi con estremo stupore e disappunto il comunicato stampa che si riscontra, il quale va categoricamente smentito in ogni suo aspetto, nella speranza e nell’auspicio che simili attacchi non abbiano più a ripetersi in futuro, soprattutto da parte di un’associazione che dovrebbe invece perseguire unicamente finalità di tutela dell’utenza delle strutture sanitarie, e non alimentare polemiche sterili”.
L’unica considerazione che ci sentiamo di fare riguarda il fatto che probabilmente è un momento di forte ed inevitabile “nervosismo” in tutta la filiera manageriale della sanità siciliana, dopo il fattaccio di Palermo e della struttura governativa dell’assessore Razza.