Il nostro amico Lillo Craparo, giornalista ed ex Sindaco di Sciacca, ha scritto su facebook questo post che ci ha autorizzato a pubblicare e che facciamo interamente nostro.
Ho appena appreso. Sono deluso ed amareggiato. In presenza dello studio di fattibilità predisposto dall’Anas ,pensavo che l’importante tratta Castelvetrano/Sciacca/Agrigento/Gela sarebbe stata proposta dal governo Regionale e inclusa da Palazzo Chigi nel Recovery Plan. Questa tratta consentirebbe (ma purtroppo non consentirà) il completamento della rete autostradale della Sicilia, con l’unica provincia siciliana (Agrigento) tagliata fuori dalla rete autostradale dell’Isola.
Non ci resta che sperare nel passaggio parlamentare, nel senso che sul Recovery Plan e sulle dichiarazioni del Presidente Draghi ci sarà un voto di ciascun ramo del Parlamento, a mezzo di una risoluzione.
Ma la speranza é tenue o nulla, in quanto il nostro territorio non ha rappresentanti in Parlamento, per cui nessuno prenderà la parola per segnalare questa irrazionale, assurda e incomprensibile decisione di non proporre, da parte del governo regionale, e di non includere, indipendentemente dalla mancata iniziativa della Sicilia, la tratta Castelvetrano/Sciacca/Agrigento/Gela nel Recovery Plan.
Non ci resta altro che ricorrere a forme tradizionali di protesta, come scendere nelle piazze, fare le barricate, recarsi a Roma per protestare e chiedere che non sia sferrato questo colpo mortale alla Sicilia, al turismo siciliano e alla popolazione siciliana.
La provincia di Agrigento é l’unica che non è servita da autostrade; si trova isolata, non dispone di collegamenti veloci, di aereoporti e di strade moderne.
Questo accentuera’ la tendenza della gente e dei giovani sopratutto a lasciare l Isola e a trasferirsi al Nord del Paese e in altre Nazioni e Continenti .
C’è il rischio concreto che la Sicilia diventi sempre più terra di anziani, destinata a subire un decremento democrafico davvero dannoso per la stessa sopravvivenza/ esistenza di città e province siciliane.
Ecco perché bisogna reagire in modo efficace, con modalità anche clamorose, in grado di suscitare attenzione da parte del governo centrale .
La Sicilia non può restare ferma!
Lillo Craparo