Il Consiglio Popolare di Sciacca domenica pomeriggio ha tenuto la sua seconda assemblea on line di ordine tematico, con all’ordine del giorno “ il decoro urbano e il senso civico”.
Trattandosi di problematica cittadina calda e sensibile, perché di grandissima rilevanza e attualità, è facilmente immaginabile come il nutrito dibattito tra i cittadini presenti sia stato ricco di osservazioni e argomentazioni, come sempre ben moderato dalla portavoce Valentina Patti.
Ne sono scaturiti appprofondimenti, idee e proposte su cui i cittadini partecipanti all’assemblea di Consiglio Popolare hanno potuto dare il proprio personale contributo come in un vero e proprio laboratorio nel quale poter costruire una progettualità che parta dal basso, cioè direttamente dai cittadini che insieme vogliano svolgere personalmente un ruolo attivo di azione concreta nel quale decoro urbano e senso civico vadano necessariamente di pari passo.
Il tema all’ordine del giorno è stato analizzato sotto diverse angolature.
Gli interventi molto qualificati che si sono susseguiti hanno evidenziato come sia necessario approcciarsi all’argomento tenendo conto proncipalmente di due livelli: il primo è quello dei servizi pubblici e quindi della giunta comunale e dell’apparato amministrativo, il secondo è cosa possiamo fare noi cittadini singolarmente o insieme per migliorare una situazione che si può con tutta tranquillità definire disastrosa.
Riguardo al primo livello, è emersa l’esigenza di una progettualità strategica e di una programmazione competente riguardante tra l’altro l’arrredo urbano, il recupero edilizio ed estetico di immobili privati grazie alle attuali agevolazioni di legge e con un necessario supporto informativo da parte degli uffici comunali e poi soprattutto la richiesta di una maggiore efficienza di tutti i servizi inerenti la pulizia in città, anche attraverso una più efficace vigilanza sulla qualità degli stessi.
In tale direzione, ci si è posti l’obiettivo di una attenta analisi del Piano dei Rifiuti comunale, come punto di partenza per esercitare un ruolo di stimolo, di controllo e di monitoraggio sulla qualità di tutti quei servizi previsti dal Piano ARO, stimolando in queso senso l’amministrazione comunale, con osservazioni puntuali, ad esercitare meglio un ruolo di controllo nei confronti delle ditte che espletano tali servizi, nel rispetto del contratto di affidamento .
Riguardo al secondo livello di possibile operatività, gli interventi e il confronto hanno fatto emergere la possibilità che, nel tempo, l’impegno civico possa sviluppare una progettazione dal basso di attività, iniziative e azioni pratiche indirizzate ad una estesa campagna di sensibilizzazione e di educazione civica della cittadinanza, come in una sorta di comunità educante.
Si è prospettata l’opportunità di concentrare iniziative e sforzi su ben determinati “Luoghi Simbolo” o “ Spazi Rappresentativi” della città, possibilmente individuandoli nell’ambito dei diversi quartieri in luoghi che le persone vivono e frequentano, per coinvolgerle in termini di esempio, responsabilità, affidamento.
Il tutto con progetti pilota, iniziative piccole, piccoli sponsor di quartiere, coinvolgendo comitati, associazioni, operatori culturali ecc, investendo molto su questa scelta di puntare sui quartieri e sulla attiva partecipazione e quindi sulla conseguente responsabilità della gente che ci vive.
In questo modo potrebbe essere possibile iniziare a creare un circuito propulsivo in cui progettualità, decoro, cultura, bellezza e identità inizino a diventare vasi comunicanti.
L’assemblea si è chiusa con un doppio impegno : quello di avviare la condivisione di tutta la documentazione inerente al Piano Rifiuti comunale, così da poterla analizzare insieme in un prossimo incontro dedicato, per iniziare a progettare le prime iniziative concrete di controllo civico sulla pulizia della città, nonché quello della più articolata campagna di sensibilizzazione della cittadinanza possibilmente istituendo un gruppo di lavoro specifico a supporto di quello che dovrebbe diventare “un esercito della bellezza.” Sciacca ne ha davvero bisogno.