Le dichiarazioni sulle Terme di Sciacca rilasciate ieri dal redivivo Presidente della Regione Nello Musumeci nel corso di un’intervista di 16 minuti concessa a Massimo D’Antoni su RMK, stanno ovviamente suscitando molte reazioni a livello politico.
Non poteva essere altrimenti, perché Musumeci ha dato al proprio intervento un taglio decisamente politico, convalidando l’argomentazione più utilizzata dalle forze e dagli esponenti politici che si sono schierati contro l’iniziativa della sindaca Valenti.
Per loro evidentemente il senso civico della vicenda non esiste oppure chi reclama a gran voce il rilancio delle Terme, non ritenendo influente la parte politica che ha preso l‘iniziativa della Marcia, sono solo degli sprovveduti che si fanno strumentalizzare.
La reazione più attesa era ovviamente quella del Partito Democratico, di cui è espressione la sindaca di Sciacca, contro la quale e contro il quale ha tuonato il nostro illuminato Presidente.
Ieri era stato l’on.le Michele Catanzaro a reagire a caldo, oggi è la volta di una ulteriore presa di pisizione da parte del segretario cittadino del PD di Sciacca Gianluca Fisco e del segretario provinciale Simone Di Paola.
Ne riportiamo il contenuto, perché in questa importante vicenda ogni parola comincia ad avere un gran peso.
“ La pantomima continua ed il nervosismo è sempre più evidente!
Ieri, l’intervista rilasciata dal governatore della Regione Siciliana, decisamente scomposta, tanto per usare un eufemismo, a commento della mobilitazione generale in difesa delle terme di Sciacca.
Il Presidente della Regione definisce speculazione politica una marcia pacifica, gioiosa e slegata da colori politici, che ha visto unite associazionismo, studenti, liberi cittadini, studenti e professionisti, della città e del territorio, insieme nel comune obiettivo di difendere e salvaguardare un patrimonio della città, mortificato dalla mala gestione di questo e di altri governi.
Parlare di speculazione politica vuol dire semplicemente non avere compreso il senso e la portata di una mobilitazione senza precedenti, che ha registrato la scelta libera di tanti cittadini di manifestare per le loro terme, nella speranza di aver aperto una stagione di unità e di condivisione.
Musumeci, evidentemente innervosito dal fatto che una comunità si sia ribellata l’immobilismo imperante da diversi anni sul tema delle terme, reagisce con dichiarazioni che denotano soltanto scompostezza e nervosismo.
Quando Musumeci attacca il sindaco di Sciacca etichettandola come “iena”, supera ogni limite oggettivamente accettabile di sgarbo istituzionale.
Così come inaccettabili gli attacchi all’onorevole Catanzaro, la cui incessante attività nel difendere questo territorio da troppo fastidio.
Quanto poi alle responsabilità del passato, non abbiamo nessun problema (anche perché, da uomini e donne libere, lo abbiamo già fatto nel più recente passato e anche pubblicamente) di contestare e condannare le scelte di Rosario Crocetta, le cui responsabilità politiche sulla vicenda termale sono indiscutibili.
Ma continuare a richiamare come un disco rotto le responsabilità di Crocetta, soltanto per nascondere le proprie inefficienze appare francamente patetico, considerato che Musumeci comanda in Sicilia da quasi 4 anni e nulla è stato fatto.
Per di più, quando si parla di malagestione del passato, Musumeci compie un autogol clamoroso, considerando il fatto che molti dei suoi sostenitori e amici di maggioranza sono stati, in stagioni e con vesti e responsabilità diverse, protagonisti della gestione e della distruzione del patrimonio termale di Sciacca.
Musumeci, con il suo novello difensore locale Caracappa, evidentemente annaspa a aggredisce nella consapevolezza di non poter dare finalmente risposte chiare e concrete…meglio la gazzarra dunque.
Al posto di rispondere in modo scomposto e poco elegante, basterebbe rispondere semplicemente alle nostre domande:
- perchè non ha mai risposto negli ultimi 6 mesi?
- INAIL Federterme o nuovo bando?
- perchè proprio il giorno dopo la conferenza fa rispondere all’onorevole La Rocca Ruvolo?
Speriamo tanto che avrà il coraggio di accoglierci venerdì mattina, non accoglierà il sindaco del PD ma il sindaco della città di Sciacca.
Un’ultima notazione: Per la prima volta in 3 anni e mezzo, il governo Musumeci per bocca della Savarino parla di “Rilanciare la centralità della Sicilia termale con i suoi otto siti principali (Montevago, Sciacca, Acireale, Alì terme, Terme Vigliatore, Termini Imerese, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo). EVIDENTEMENTE LA MOBILITAZIONE HA I SUOI EFFETTI!!”