Le riunioni sotto forma di assemblea cittadina di Consiglio Popolare producono i primi atti e documenti di quell’Agire per il bene della città che questa rete civica e politica recentemente formatasi dichiara di voler mettere in moto.

E lo fa oggi con riferimento ad una tematica estremamente attuale in città, quella del decoro urbano e del senso civico come valore culturale: nasce “DECOROSA-Laboratorio di Decoro urbano e Senso civico “, descritto come uno spazio di partecipazione aperto a tutte/i per “ coltivare la bellezza contro il degrado, la cura contro l’abbandono, facendolo insieme, attorno a piccole progettualità concrete in luoghi simbolo della nostra città”.

Un laboratorio, si legge ancora mel documento diramato alla stampa, “ nel quale progettare interventi concreti di riqualificazione di spazi di comunità, in maniera collettiva, partecipata, investendo, nel tempo, energie e risorse nella cura dei luoghi scelti come punti da migliorare e da far rivivere. Una progettualità comune attraverso cui sensibilizzare la città verso comportamenti sani ed azioni utili alla cura del bello”.

“Arte, cultura, scuola, associazionismo e impresa: attorno al nostro laboratorio – si legge ancira nel documento – vogliamo unire le energie migliori della città, ripartendo dalla bellezza come valore che unisce. È questo il tempo per una comunità che riparta dalle piccole cose, dal recupero del bene comune, dalla riscoperta del possibile oltre l’impossibile, con la filosofia del fare”.

Di tutto questo si inizierà la realizzazione nella prossima assemblea, IN PRESENZA, in programma Domenica prossima 30 maggio, alle ore 18.00, in Contrada Ferraro, alla quale tutti i cittadini interessati sono invitati a partecipare “per conoscere e costruire insieme questo nuovo percorso”

Alla base di questo proprio Agire, quelli diConsiglio Popolare di Sciacca hanno inteso porre il seguente MANIFESTO:

“ Il Consiglio Popolare di Sciacca si fa sostenitore di un “modello pilota di civismo” che ha come contenuti la bellezza e il decoro urbano. La bellezza deve essere assunta come regola morale. Alla stregua di concetti quali non rubare, non violare le regole, l’esperienza del bello dovrebbe assumere una posizione di rilievo nella nostra struttura mentale. Creare un “esercito della bellezza” che abbia come obiettivo agire dei comportamenti morali tali da creare nell’osservatore il desiderio di avvicinarsi a quella condotta e di adottare a sua volta un comportamento pro- sociale, al fine di migliorare sé stesso. Tuttavia, non basta riconoscere cognitivamente un atto come “morale” per potersi sentire ispirati a perseguire un fine più alto; è fondamentale che gli aspetti emotivi siano coinvolti, che ci si senta trasportati da ciò che si sta osservando, che lo si ritenga, appunto, bello.Peppino Impastato ci la lasciato il seguente pensiero che è il modello al quale guardare all’interno della nostra comunità.

«Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore».

“Interiorizzare la regola della bellezza – continua il Manifesto – ci permetterà di potere sviluppare attraverso le nostre riflessioni e a seguire le nostre azioni, il concetto di decoro urbano, il quale definisce la bellezza e la dignità dello spazio urbano, soprattutto nelle sue parti di uso collettivo. Più ampiamente esprime un concetto morale che concerne la qualità sociale della città in quanto corrisponde alla responsabilità civile del cittadino nei confronti della collettività. Vogliamo scrivere un nuovo progetto per Sciacca che faccia la differenza in maniera positiva nella vita di tutti noi cittadini partendo con iniziative dal basso attraverso un concorso di idee condiviso” .

“ Per fare questo è necessario:

1) Partire da una presa di coscienza del fatto che Sciacca si può rendere un posto migliore in cui vivere.

2) Contrappore all’abitudine la creatività.

3) Sviluppare piccole azioni concrete ma significative, che facciano la differenza.

4) “Adottare” dei luoghi scelti come rappresentativamente simbolici per la nostra comunità, dar loro un senso e significato attraverso le nostre azioni.

5) Coinvolgere in questo processo creativo di decoro urbano i nostri concittadini professionisti dell’artetutta che vogliano, con il loro contributo, dare valore aggiunto alla città.

6) Coinvolgere tutti i saccensi che abbiano a cuore il decoro di Sciacca, che vogliano rendersi utili attraverso le proprie idee o la semplice partecipazione ad iniziative di gruppo”.

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