La Rete Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva – Sciacca ha manifestato piena adesione alla presa di posizione con la quale il Centro di Studi e di Cultura Politica “Alcide De Gasperi” (unitamente al senatore Rino Marinello, Comitato di Quartiere di contrada Ferraro, Comitato di quartiere di contrada Scunchipani e Comitato per la trasparenza dei costi del servizio rifiuti) si sono dichiarati fermamente contrari all’approvazione del progetto di discarica per rifiuti non pericolosi sul sito dell’ex cava “Latino” in contrada Spagnolo in Sciacca. Cittadinanzattiva vi aggiunge che tale discarica potrebbe rappresentare anche un pericolo potenziale per il bacino idro-termale.

Nel documento si legge che già ad un primo esame della documentazione relativa al progetto scaturisce una posizione di ferma contrarietà alla sua approvazione per due motivi di tutela del territorio e dell’ambiente:

1) La zona su cui dovrebbe sorgere la discarica è sottoposta a vincolo idrogeologico, e si ritiene grave ed inammissibile che si possa realizzare una discarica laddove insiste un bacino idrico, con falde acquifere superficiali e a distanza ravvicinata dai pozzi del Carboy. Già solo per questo la città di Sciacca deve opporsi a questo progetto, che mette a rischio di inquinamento le acque dei pozzi del Carboy e tutto l’assetto idrogeologico della zona;

2) La zona in questione dal punto di vista urbanistico è zona destinata a verde agricolo, sicché il progetto di discarica non è conforme all’attuale destinazione urbanistica della zona. Occorrerebbe, per l’approvazione del progetto di discarica, una variazione della destinazione urbanistica a cui i sottoscrittori della presa di posizione si dicono fermamente contrari, auspicando nel contempo che lo siano tutte le forze politiche. Peraltro, si aggiunge, questo progetto di discarica, ove fosse approvato e realizzato, danneggerebbe le colture agricole della zona e gli interessi degli agricoltori ed imprenditori agricoli che hanno investito nella zona e in quelle limitrofe.

In conclusione si evidenzia anche una motivazione della posizione contraria più squisitamente politica.

Non si può accettare che Sciacca diventi ancora una volta e sempre di più “una discarica autorizzata”. Come Comune, siamo infatti già sede della discarica di contrada Saraceno Salinella, che è discarica dei rifiuti indifferenziati a beneficio di tutti i comuni che fanno parte dell’Ato rifiuti Ovest della ex provincia di Agrigento; sta andando avanti la procedura per la realizzazione assai discutibile di un biodigestore, in contrada Scunchipani; per questo, si legge nel documento, non possiamo permetterci, come città a vocazione turistica, un’altra discarica sul nostro territorio, in quanto stiamo rischiando di diventare la città dei rifiuti.

Si chiede al Comune di Sciacca, in persona del sindaco pro tempore, che in passato ha affrontato a parere dei firmatari del tutto inefficacemente la questione della realizzazione del biodigestore in contrada Scunchipani, di opporsi con tutte le forze alla realizzazione di questo progetto di discarica.

Crediamo, dicono i firmatari, che sia dovere del Sindaco di Sciacca di opporsi al progetto, con direttiva al Dirigente competente di formulare osservazioni puntuali da inviare al più presto e comunque entro e non oltre il prossimo 10 luglio all’Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente, per manifestare contrarietà del Comune di Sciacca al progetto per gravi rischi ambientali, con particolare riguardo al rischio idrogeologico e di inquinamento delle acque, specialmente dei vicini pozzi del Carboy.

Si chiede altresì all’avv. prof. Valenti, nella sua qualità di Presidente dell’Ati idrica di Agrigento di farsi parte attiva anche in tale qualità, perché le falde acquifere del bacino idrico su cui dovrebbe sorgere la discarica sono a rischio, e dunque si ritiene doveroso che anche l’Ati idrica di Agrigento formuli tempestive osservazioni negative sul progetto.

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