Sono di oggi e di ieri le notizie circa alcune azioni di pulizia straordinaria effettuate in luoghi molto frequentati della città, che nel tempo sono purtroppo diventati sinonimi di sporcizia e rifiuti. Ci riferiamo in particolare all’area portuale, che ormai simboleggia a Sciacca la scommessa persa per una città pulita, ma anche al borgo dello Stazzone, che sicuramente non è degradato come il porto ma che, pur essendo molto frequentato da molte famiglie con bambini, non brilla certo per condizioni di igiene e decoro.
Proprio dallo Stazzone era arrivata pochi giorni addietro il buon esempio di un esercente commerciale, che aveva ripulito per proprio conto l’area sottostante il suo locale da bottiglie, lattine e quant’altro, abbandonati sul posto dai giovani che lì abitualmente si ritrovano.
Gli interventi di pulizia straordinaria di cui si faceva cenno in premessa, costituiscono degli extra rispetto all’’ordinarietà di ciò che rientra nel piano A.R.O., ragion per cui vengono pagati come dal Comune come costi straordinari, il che significa che gravano sulle tasche di noi cittadini.
Sarebbe l’ora, al di là della necessaria valutazione e revisione dei contenuti del piano A.R.O., che si ponesse come questione di assoluta priorità il necessario senso civico di mantenere pulita la propria città, unitamente all’esigenza di auspicabili controlli (al momento inesistenti) da parte delle forze dell’ordine a ciò adibite per le opportune e severe sanzioni a chi insozza il bene comune che è la nostra città.