Diciamolo ancora una volta senza mezze parole: la problematica di Via al Lido e della sottostante Via Ferdinandea è una vergogna scandalosa senza fine, che si aggrava di anno in anno senza che nessuno accenni ad affrontare il problema.
Via al Lido è la strada comunale di più intenso traffico nel periodo estivo, perché collega la città con le sue spiagge a ponente.
Pur essendo ad alta intensità abitativa vienevpercorsa a grande velocità da auto e mezzi a due ruote: il manto e i bordi stradali versano in condizioni disastrose, privi della necessaria manutenzione ormai da oltre un decennio.
A ciò si sono andate aggiungendo le numerose buche per perdite d’acqua disseminate lungo il percorso.
Poi c’è l’annoso problema dell’acqua che fuoriesce dalla conduttura fognaria della sovrastante Perriera, a causa di uno schiacciamento della stessa, e non appena c’è una pioggia di forte intensità un’ondata di acqua mista a fango e a reflui fognari si riversa attraverso il costone sulla sottostante Via al Lido, invadendone la carreggiata e danneggiando le abitazioni.
Una situazione che ha tutti i connotati di un grandissimo pericolo e di gravissimi disagi per gli abitanti.
In un paese civile è inconcepibile che nessuna amministrazione e relativi servizi comunali abbiano programmato e reperito le risorse necessarie per un rientro nella normalità, con la dovuta manutenzione straordinaria stradale, idrica e fognaria.
Si destinano e si accantonano somme anche significative per un Carnevale che non si è fatto e non è dato sapere se si potrà fare, ma la Via al Lido è sempre lì a dispregio non solo del buon senso ma anche dell’incolumità personale e della reputazione di una città che dovrebbe affrontare la sfida di diventare realmente turistica.
Quest’anno si è anche riusciti nell’impresa di non effettuare (finora) il consueto intervento di rattoppo della frana all’altezza della spiaggia della Tonnara, nonostante la disponibilità delle relative risorse finanziarie.
Il Comitato di quartiere sta preparando un esposto denuncia da presentare alla Procura della Repubblica, con particolare riferimento all’aspetto dei riversamenti di tonnellate di fango ad ogni temporale, espressione anche di un dissesto idrogeologico.
Come sempre il ricorso alla Magistratura si pone come un’ultima spiaggia per i cittadini che vogliono difendersi contro un nemico senza volto e a volte senza nome.
Diciamolo ancora una volta senza mezze parole: la problematica di Via al Lido e della sottostante Via Ferdinandea è una vergogna scandalosa senza fine, che si aggrava di anno in anno senza che nessuno accenni ad affrontare il problema.
Via al Lido è la strada comunale di più intenso traffico nel periodo estivo, perché collega la città con le sue spiagge a ponente.
Pur essendo ad alta intensità abitativa vienevpercorsa a grande velocità da auto e mezzi a due ruote: il manto e i bordi stradali versano in condizioni disastrose, privi della necessaria manutenzione ormai da oltre un decennio.
A ciò si sono andate aggiungendo le numerose buche per perdite d’acqua disseminate lungo il percorso.
Poi c’è l’annoso problema dell’acqua che fuoriesce dalla conduttura fognaria della sovrastante Perriera, a causa di uno schiacciamento della stessa, e non appena c’è una pioggia di forte intensità un’ondata di acqua mista a fango e a reflui fognari si riversa attraverso il costone sulla sottostante Via al Lido, invadendone la carreggiata e danneggiando le abitazioni.
Una situazione che ha tutti i connotati di un grandissimo pericolo e di gravissimi disagi per gli abitanti.
In un paese civile è inconcepibile che nessuna amministrazione con relativi servizi comunali abbia programmato e reperito le risorse necessarie per riportare la situazione alla normalità, con la dovuta manutenzione straordinaria stradale, idrica e fognaria.
Si destinano e si accantonano somme anche significative per un Carnevale che non si è fatto e non è dato sapere se si potrà fare, ma la Via al Lido è sempre lì a dispregio non solo del buon senso ma anche dell’incolumità personale e della reputazione di una città che dovrebbe invece affrontare la sfida di diventare realmente turistica.
Quest’anno si è anche riusciti nell’impresa di non effettuare (finora) il consueto intervento di rattoppo della frana all’altezza della spiaggia della Tonnara, nonostante la disponibilità delle relative risorse finanziarie.
Il Comitato di quartiere sta preparando un esposto denuncia da presentare alla Procura della Repubblica, con particolare riferimento all’aspetto dei riversamenti di tonnellate di fango ad ogni temporale, espressione anche di un dissesto idrogeologico.
Come sempre il ricorso alla Magistratura si pone come un’ultima spiaggia per i cittadini che vogliono difendersi contro un nemico senza volto e a volte senza nome.