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Compie 80 anni Sergio Mattarella, il Presidente di tutti ed esempio per chi crede in una politica non urlata, non gettata in pasto ai social, per chi crede in un altro linguaggio, un altro stile.
Un cognome che è parte della cronaca e della storia del nostro Paese. Quasi mezzo secolo percorso con passione da quei giorni di dolore per la scomparsa del fratello Piersanti, ucciso per mano della mafia, alla salita al colle, fino ad oggi.
Lo studio del diritto, la cultura, la scoperta di un uomo saggio, raffinato ed empatico che ha accompagnato per mano l’Italia, – forse nel momento più difficile della storia repubblicana- con fermezza, lasciando impresse nella nostra memoria immagini come la discesa solitaria all’Altare della Patria, o la più recente gioiosa ed esplosiva reazione al Wembley Arena durante la finale degli europei.
Grazie per la mitezza, grazie per averci insegnato e ricordato che il Presidente della Repubblica è, molto prima che dei partiti e delle spartizioni politiche, soprattutto degli italiani.
Auguri Presidente, e con particolarissimo affetto da un tuo allievo che ha avuto l’onore di averti a suo tempo come relatore nella propria tesi di laurea