Pubblichiamo interamente il post su facebook che Nino Sandullo, medico di famiglia di assoluto valore nella nostra città, dedica all’amica e collega Geppa Saieva che va in pensione, considerandolo anche come una sorta di grazie a tutti i medici di base che con la loro passione per il lavoro e la competenza rendono un servizio prezioso e indispensabile per il benessere della nostra comunità cittadina:
“ La dottoressa Giuseppina Saieva lascia oggi la medicina generale: con tanta gioia apprendo la notizia del meritato pensionamento della dottoressa Saieva ma al contempo sono pervaso dal dispiacere della perdita da parte della medicina generale locale di un pilastro fondamentale della nostra assistenza territoriale….Lo stesso avrei potuto dire degli altri colleghi che sono andati o che andranno in pensione ma per la dottoressa Saieva è molto diverso perché ho condiviso con lei un lungo percorso di crescita professionale che ci ha visti impegnati nei tanti corsi di aggiornamento e soprattutto nei numerosi congressi SIMG che negli anni abbiamo seguito insieme a Firenze…. Si partiva alle prime ore dell’alba per essere puntuali in aeroporto a Palermo per raggiungere l’hotel “Corona” vicino il Palazzo dei Congressi, lasciare i bagagli e recarci al più presto in sede congressuale per non perdere neanche una delle più piccole novità terapeutiche delle quali eravamo affamati !! Ci accompagnava in questa esperienza il collega Nino Marsala di Siculiana anche lui vorace divoratore di novità mediche…. Si faceva accompagnare dalla moglie, a notte inoltrata a Sciacca,per raggiungere la mia abitazione, caricare il suo bagaglio nella mia auto , e poi andare a prelevare la dottoressa Saieva, che puntualmente si faceva trovare pronta all’uscio di casa, perché anche lei, famelica divoratrice di novità scientifiche, desiderava arrivare al Pala-Congressi di Firenze il più presto possibile… I congressi oltre che aggiornarci ci hanno permesso di conoscere e di confrontarci con tanti altri colleghi con i quali, con garbo e signorilità, la dottoressa Saieva intratteneva interessanti conversazioni…catturando la loro attenzione non solo per i contenuti scientifico-culturali delle sue intriganti argomentazioni ma anche per la disinvoltura con cui raccontava qualche sagace barzelletta!! Non perdevamo un solo attimo di attività scientifica, tanta era la ingordigia di sapere!!! Ma, nei momenti liberi e soprattutto la sera, ne approfittavamo per fare delle belle passeggiate alla scoperta di Firenze…. Non solo della Firenze artistica di Michelangelo, Donatello e Brunelleschi ma anche di quella Culinaria….Ricordo con piacere la lunga attesa di una sera, al ristorante “Latini” , dove oltre alla piacevole convivialità con i colleghi abbiamo conosciuto ed apprezzato oltre alla bistecca Fiorentina la “Finocchiona”una sorta di gustosa mega-mortadella che abbiamo tanto apprezzato…. Potrei raccontare tanti altri momenti di vita professionale vissuta assieme ma, per non tediarvi, vi racconto soltanto questo episodio: stavamo attraversando un incrocio, quando sento improvvisamente una vocina flebile che mi dice “Nino è come se mi avessero tirato una pietra al polpaccio” …. Claudicante la accompagno al bar vicino per mettere del ghiaccio ma poiché il dolore persiste decidiamo di andare al PS dell’ospedale Careggi dove viene diagnostica la “Sindrome della pedrada”… Rientriamo in tarda serata in albergo con indicazione a riposo assoluto e antinfiammatori…Notavo con stupore il sommo dispiacere della dottoressa Saieva,non per quanto occorsole, ma soprattutto perché avrebbe perso qualche novità terapeutica e trovava conforto solo nelle mie rassicurazioni che con dovizia di particolari le avrei premurosamente riportato tutto quanto appreso. Potrei raccontare tanti altri episodi… come quando Lei si è commossa vedendomi sul podio al palazzo dei congressi di Firenze a relazionare sul “fine vita” e sul “Cannolo di Anna” libro di cui lei ha letto per prima la bozza e che mi ha tanto incoraggiato a scrivere… o quando io mi sono commosso per Lei, dopo avere insistito tanto a farla parlare in pubblico perché timorosa del microfono, nel vederla brillantemente relazionare al congresso SIMG Regionale di Agrigento su un interessante e innovativo argomento “ Dalla medicina curativa alla medicina predittiva” … Come capirete l’amore per il sapere medico ci ha accomunati per trenta e passa anni senza mai provare invidia l’uno del sapere dell’altro ma sorreggendoci vicendevolmente e consultandoci al momento opportuno…Chiaro esempio di integrazione e collaborazione che mi auguro possa essere da monito alle nuove generazioni…Ecco perché, oltre alla gioia, il meritato pensionamento della dottoressa, suscita tanta amarezza nella medicina generale saccense e in modo particolare in me che resto in attività ma è come se restassi con una parte amicale e professionale mancante….perché come scrive Aristotele “ l’amicizia è una singola anima che vive in due corpi” …. Non finirei mai di scrivere poiché tanti sono gli aneddoti che potrei ancora raccontare non ultimo il “mega-panettone” che mi ha preparato, non so con quante uova fresche appena ricevute, per farmi rinvigorire al rientro dall’ospedale dove ero stato ricoverato per ben 55 giorni … Ed ancora la grande disponibilità che ha profuso per i miei familiari durante la mia degenza…
Concludo augurando tutto il bene possibile alla mia cara amica e collega dottoressa Saieva ricordandole, come dice Democrito , che “l’amicizia di una sola persona intelligente vale più di quella di tutti gli altri messi insieme”.