Tutto il mondo del volontariato fa quadrato a difesa dell’Associazione AGAPE, espressione di numerose famiglie con figli adulti diversamente abili, contro la decisione dell’ASP a firma del commissario Mario Zappia di non voler riconsegnare all’AGAPE i locali dalla stessa utilizzati all’interno del complesso ospedaliero di Sciacca sulla base di un contratto di locazione regolarmente stipulato e registrato, motivata dal fatto che adesso questi locali dovrebbero essere destinati ad altro scopo. Insomma, un vero e proprio sfratto, con tanto di comunicazione ufficiale, che tuttavia parla indifferentemente di locazione e comodato (cfr. foto).

L’AGAPE ha risposto picche (cfr. foto) a maggior ragione per il fatto che i locali le erano già stati riconsegnati nei giorni scorsi dalla direzione ospedaliera, dopo essere stati utilizzati per le vaccinazioni anti Covid.

Adesso Il Cesvop, il COVOPRO, leAssociazioni Crescere Insieme e Cinque S Onlus, l’AVULSS e l’ABIO, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Aps-sezione territoriale di Agrigento Fenice Onlus, Prometeo, Gruppi di volontariato di Montevago, Santa Margherita e Sciacca, ad una sola voce si dicono esterrefatti per la decisione presa, perché tutta la comunità di Sciacca conosce il grande valore di questa associazione per le attività di socializzazione, inclusione e integrazione svolte a favore dei disabili nel territorio da oltre 30 anni.

La città tutta, dicono le associazioni di volontariato, si unisce e si stringe intorno all’associazione Agape per chiedere all’unisono che non venga privata di questi locali, che con il tempo hanno assunto un valore di grande ricchezza, divenendo, così, un patrimonio prezioso, capace di far crescere il livello di civiltà non solo degli associati ma di tutta la città, che non vuole assistere inerte ad un’inevitabile involuzione di questi ragazzi, privati altrimenti, in assenza di struttura idonea, di ogni forma di relazione e di vago

Si auspica piuttosto una soluzione positiva a favore del mondo della disabilità e che finalmente le Istituzioni tutte si prendano carico dei ragazzi diversamente abili.

Anche Cittadinanzattiva, con le sue tre reti, fa sentire la propria voce a favore dell’AGAPE, definendo ingiusta e inopportuna la decisione dell’ASP e auspicando che il buon senso e un elementare principio di umanità facciano sì che questi ragazzi diversamente abili continuino a poter esercitare il proprio diritto di incontrarsi e socializzare.

Era stato la sindaca Francesca Valenti la prima a schierarsi contro la decisione dell’ASP, intimando al commissario Mario Zappia di non intraprendere azioni che potessero privare il sodalizio AGAPE di locali legittimamente detenuti.

I ragazzi adulti dell’AGAPE protagonisti di una rappresentazione teatrale

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