Inizia domani il campionato di eccellenza 2021/22 per la squadra neroverde di mister Geraldi e inizia in trasferta con una partita di cartello che vedrà fronteggiarsi due compagini che hanno in passato respirato aria di riconosciuta nobiltà sui campi di calcio siciliani: Akragas e Sciacca, allo stadio Esseneto.
Quando, ormai tanto tempo addietro, facevo il cronista per il Giornale di Sicilia, alcuni dei miei ricordi più belli furono legati proprio ai servizi sulle partite dello Sciacca, prima all’Agatocle e poi al Gurrera.
A quel tempo la fascia di capitano dei colori neroverdi la portava un altro Geraldi, capitan Danello Geraldi, padre dell’attuale allenatore, giocatore di grande tecnica e carisma, il cui ricordo è sempre assai vivo nel cuore della tifoseria.
Ritornando ad oggi, mi sembra bello e sopratutto significativo ospitare su ServireSciacca le parole di un dirigente di questo Sciacca, pubblicate in un post su facebook nel profilo di Leonardo Palagonia, perché proprio il gruppo dirigenziale, con il presidente Gioacchino Settecasi e tutti gli altri, è sicuramente da alcuni anni il fondamentale valore aggiunto dello Sciacca Calcio.
Palla al centro, tra grazie e nonostante, ovvero la diversa densità del silenzio:
“Ricomincia il campionato dello Sciacca con una partita per certi versi storica: si va all’Esseneto contro l’Akragas e, a mia memoria, non ricordo mai una partita di campionato contro i “cugini” del capoluogo, qualcuno mi dice che sarebbero trascorsi almeno 50 anni dall’ultima volta, io non lo so, ma comunque si deve risalire di diversi decenni
E si riparte grazie a questa dirigenza, ad uno staff, al mister ed ai giocatori, che hanno lavorato e lavorano con un entusiasmo e con una intensità che veramente non si possono spiegare a chi non ci si trova dentro, facendo sacrifici enormi lontano dai riflettori, persone a cui tutti dobbiamo qualcosa senza che loro chiedano nulla
Grazie ai tifosi abbonati o appassionati della sola domenica ed agli ultras che seguono lo Sciacca ogni giorno ed in ogni trasferta, che fanno pure lavori utili alla squadra ed alla società, che si sono comportati civilmente ovunque, dandoci il piacere di arrivare con un numeroso seguito in ogni stadio senza mai aver timore che possano rappresentarci in maniera inadeguata
Grazie agli sponsor, a quella parte laboriosa e sana della città che non ci ha mai lasciati da soli, nemmeno durante il lockdown: dietro ad ogni cartellone che avete visto e vedrete allo stadio, ci stanno persone serie, imprenditori abili, che amano Sciacca e le restituiscono qualcosa di importante, il sostegno (non solo) economico, il segnale di aver compreso il senso di appartenenza che lega tutti noi alla squadra
Tutto questo accade in un silenzio pieno di passione ed impegno
Tutto questo accade
nonostante in 3 anni non siamo ancora riusciti, pur avendo fatto sforzi enormi, a rimettere in sesto il campo da gioco, a riattivare l’impianto di illuminazione (ebbene sì, da sempre sogniamo di farvi assistere a qualche partita in notturna, magari anche dalle 18 in poi, cosicché non siate sempre costretti a lasciare le famiglie a tavola la domenica e possiate poi, dopo le 20, andare in pizzeria o al cinema, o a casa, magari a vedere il posticipo della serie A), a “smuovere” qualcosa di concreto per la riapertura della gradinata chiusa da secoli
nonostante non riusciamo a farvi prendere manco un caffè o una bottiglia d’acqua allo stadio perché pare che sia più facile evacuare 5mila persone da un Paese in guerra o disincagliare la Costa Concordia anziché aprire un bar nella zona degli impianti sportivi
nonostante non si riesca a sistemare il campo alternativo per fare allenare degnamente le nostre squadre, incluse le giovanili, cioè incluse le squadre dove giocano i nostri figli
Anche tutto questo accade in silenzio, nel silenzio assordante ed indifferente delle istituzioni, un silenzio pieno (o vuoto) di che?
Per fortuna domenica si gioca, palla al centro: divertiamoci tutti insieme e tifiamo, basta col silenzio!
Basta col silenzio pieno di chi ci mette l’anima e con quello vuoto di chi si gira i pollici.”
Forza Sciacca!!!