E’ già un tutti contro tutti, la campagna elettorale a Sciacca promette faville.
Gli ex consiglieri comunali di opposizione Bono e Milioti le hanno mandate a dire a Francesca Valenti, il Partito Democratico nel ribattere a Bono e Milioti le ha mandate a dire anche agli uffici comunali, Milioti ha risposto che il PD cerca casa come Totò sfogliando la margherita tra Mizzica e Forza Italia.
Ma andiamo con ordine nella ricostruzione di questo duello a suon di social.
I primi a scendere in campo sono stati Calogero Bono e Giuseppe Milioti, dichiarando che “ la mancata partecipazione al bando Sport e Periferie ha rappresentato l’ennesima dimostrazione del fallimento programmatico ed amministrativo della giunta Valenti,
I due tuttavia hanno subito ampliato il raggio di azione delle proprie accuse, dichiarando:
“Anche gli attacchi continui al governo regionale oltre a rasentare l’incoerenza, mostrano e lasciano emergere il totale scollamento che c’è ormai tra la nostra città e Palermo. Tutto ciò nonostante tra gli scranni dell’Assemblea Regionale Siciliana sieda un parlamentare del PD che anziché recriminare, sempre e soltanto, potrebbe anche alzare la voce nelle sedi opportune e portare a casa, seppur dai banchi dell’opposizione, qualche importante risultato a beneficio della sua città”.
La risposta non si è fatta attendere, ed è arrivata dalla segreteria del PD di Sciacca, che ha accettato il duello a viso aperto.
“ Poche sono le cose che in questa città non cambiano mai – è l’introduzione – e fra esse, certamente vanno annoverati i soliti, immutabili e sempre identici comunicati stampa di Bono e Milioti, i quali, dopo essere riusciti nella non semplice impresa di mandare a casa sé stessi e l’intero consiglio comunale, privando la città del massimo organo di rappresentanza democratica, oggi tentano disperatamente di conquistare spazi di visibilità con comunicati stampa per niente utili alla comunità”.
Subito dopo la presa di posizione del Partito Democratico entra nel merito della questione:
“ Ciò che tuttavia stupisce, è che i due ex consiglieri, sempre così attenti e solerti nel richiamare atti e note ufficiali del comune, non si siano accorti, o addirittura sconoscono che in data 21 luglio 2020, prot. 3438, il sindaco di Sciacca con nota ufficiale, indirizzata al dirigente competente, inoltrava apposita e specifica direttiva, con la quale si invitava lo stesso a predisporre tutte le attività burocratiche necessarie alla partecipazione del Comune al bando “sport e periferie”, stante la disponibilità, nell’ambito del piano triennale opere pubbliche, di diverse progettualità volute anche da questa amministrazione, proprio riguardanti l’infrastrutturazione sportiva, richiamando, nella stessa nota, la scadenza prevista dal bando del 4 settembre 2020 e dunque raccomandando all’ufficio la massima celerità”.
“Sorprende dunque non poco – prosegue il Partito Democratico – che nella nota dei due ex consiglieri comunali non ci sia traccia di questo atto ufficiale; se fossimo maliziosi penseremmo che dietro tale omissione sia da ricercarsi la forma mentis di una certa parte della politica locale, che preferisce – molto più comodamente – buttarla nella gazzarra politica, quando invece le responsabilità andrebbero ricercate altrove”.
Questo “altrove” allarga la visuale oltre l’ex opposizione di Bono e Milioti, perché chiama direttamente in causa l’operato di un ufficio comunale e il suo dirigente.
E’ quindi evidente come il gioco si faccia duro, e siamo solo all’inizio…!
Con riferimento al governo regionale la presa di posizione del PD cittadino replica:
“Quanti poi al patetico tentativo di abbozzare una improbabile difesa d’ufficio nei riguardi di un governo regionale francamente impresentabile, quantomeno agli occhi e al giudizio dei saccensi, ci chiediamo se dietro questa scelta vi sia il tentativo di accreditarsi presso le nuove segreterie del centro destra siciliano; se così fosse suggeriamo ai due di trovare ragioni un po’ più solide per accreditarsi presso il Governatore Musumeci.”
Il comunicato del PD prosegue inoltre con una elencazione delle attività parlamentari del deputato regionale Michele Catanzaro e con una lista degli interventi concreti fatti dall’amministrazione Valenti, che qui vi risparmiamo per ragioni di spazio.
Ma il duello non finisce qui, perché Milioti a questo punto paragona il PD a “Totò che cerca casa”, accusandolo di cercare da una parte con il segretario Gianfranco Fisco un’intesa con Mizzica e dall’altra con il deputato Michele Catanzaro una possibile alleanza con Forza Italia per le prossime elezioni comunali.
Una cosa comunque è certa, da qui a maggio 2022 ne vedremo delle belle.