“Solo una collaborazione pubblico-privato può, nell’attuale situazione, salvare le Terme di Sciacca”.
E’ questa l’opinione del presidente della Federazione Mondiale di Idroterapia e Climatoterapia (FEMTEC), Prof. Umberto Solimene.
“Conosco personalmente le Terme di Sciacca e le considero un tesoro sepolto della Sicilia: ottime caratteristiche terapeutiche in un territorio di risorse culturali e ambientali di prim’ordine”, aggiunge il Presidente di FEMTEC, il quale ci dichiara che sulla problematica termale di Sciacca si può contare sull’appoggio suo e sulla collaborazione della Federazione mondiale di cui è presidente.
FEMTEC è l’associazione più rappresentativa di Spa e organizzazioni sanitarie in tutto il mondo. Si compone di Spa e centri benessere, di associazioni e federazioni nazionali, nonché delle organizzazioni centrali statali che si occupano di problemi di benessere di molti paesi e continenti.
FEMTEC opera sotto l’egida dell’Organizzazione mondiale della sanità, a cui è tenuta a relazionare ogni tre anni circa le attività svolte.
Siamo riusciti ad entrare in contatto con il Presidente, prof. Umberto Solimene, grazie alle conoscenze e allo spirito di iniziativa dell’amico dr. Lillo Craparo, ex sindaco di Sciacca, che come sempre si dimostra sensibile e assai propositivo quando si tratta di affrontare tematiche relative al bene della sua e nostra città.
Il parere del Presidente di FEMTEC circa la necessità di una collaborazione pubblico-privato si pone sulla scia di quanto ad esempio avvenuto a Montecatini Terme, celebre stazione termale italiana che è riuscita a risorgere da una situazione economica di estrema difficoltà e a rinnovarsi secondo le esigenze del più moderno termalismo grazie ad un intervento congiunto di Regione Toscana, Comune di Montecatini Terme e azienda termale stessa.
Perché ciò che è stato fatto in Toscana non può essere fatto in Sicilia?
Perché iniziative relazionali come quella che oggi ci consente di ottenere una dichiarazione di disponibilità da parte del Presidente di un’associazione internazionale quale la FEMTEC non sono mai state intraprese da esponenti politici del territorio o della Regione, o da loro attivate?
Perché non si è mai voluto davvero approfondire l’interesse concreto che ci risulta esserci stato da parte del gruppo di Sir Rocco Forte verso lo stabilimento termale di Sciacca , con gli scenari che tale interesse poteva aprire, limitandosi invece ad assistere passivamente agli investimenti importanti che Rocco Forte ha fatto in epoca recente sul territorio siciliano?
Sono tutti interrogativi la cui risposta si identifica con il motivo per il quale il prof. Umberto Solimene, presidente di FEMTEC, ci ha detto in conclusione: “ Ritengo che sia veramente da incoscienti perdere un così importante patrimonio termale”.
Ma la parola “incoscienti”, ci permettiamo di aggiungere, è sufficiente a raffigurare la realtà?
Il giudizio di un così prestigioso esponente del termalismo avvalora quello che noi abbiamo pensato sempre del nostro tesoro termale . Peccato che molti siciliani non se sono mai reso conto .