Vi chiederete: ma cosa c’entra con gli antichi romani il presidente della regione, assumendolo a metafora di un’intera classe politica siciliana?
Mi trovo a Fiesole, piccola cittadina toscana immediatamente sopra Firenze. Qui, in un ambiente collinare di grande bellezza, si trovano i resti ben conservati di un teatro romano costruito nel I secolo d.C.
Per chi non lo sapesse gli antichi romani, che avendo gli schiavi erano grandi esperti di tempo libero e benessere personale, quando colonizzavano un luogo ritenuto bello vi realizzavano immediatamente un teatro.
Subito dopo, udite udite, vi costruivano le Terme, ossia l’equivalente degli attuali centri benessere.
L’area archeologica di Fiesole ne offre una plastica e visibilissima testimonianza. Accanto al teatro ci sono infatti le Terme, anch’esse risalenti al I sec. d. C., i cui resti fanno ancora intravedere le grandi piscine che venivano riempite di acque a differenti temperature, il grande portale di ingresso, i grossi forni utilizzati per riscaldare l’acqua.
Gli antichi romani amavano infatti trascorrere il proprio tempo libero sollazzandosi in vaporose acque più o meno riscaldate, sottoponendosi a salutari saune, facendosi cospargere il corpo con essenze profumate e curando il proprio corpo con percorsi ginnici in mezzo alla natura: tutto questo erano infatti le Terme.
Provate ora solo per un attimo ad immaginare quale piacere e gioia dovessero provare quando scoprivano luoghi come Sciacca, dove esisteva un ricco patrimonio termale naturale, con acque calde e curative senza la necessità di riscaldarle con i forni, quando potevano coprirsi il corpo con fanghi straordinariamente efficaci quanto a guarigione di malattie, quando nelle grotte del monte Kronio potevano immergersi in salutari stufe naturali con i vapori provenienti direttamente dalle viscere della montagna.
Per questo le Terme di Sciacca divennero al tempo degli antichi romani più famose di quelle della stessa urbe romana, capitale dell’impero.
Continuerete a chiedervi: ma cosa c’entra Nello Musumeci e con lui l’intera classe politica siciliana?
Ebbene, ditemi pure che sarò un po’ fissato, ma dinanzi ai resti antichi di quelle che ho immaginato fossero le splendide Terme di Fiesole non ho potuto fare a meno di pensare ai resti moderni e degradati di quel che resta delle Terme di Sciacca, chiuse e abbandonate da quasi sette anni.
Musumeci & C. hanno avuto la straordinaria capacità di fare esattamente il contrario di quel che fecero i nostri illustri antenati dell’impero romano: distruggere le Terme che c’erano, invece di costruire le Terme che non c’erano come facevano i Romani.
Un tempo c’erano gli schiavi autentici, adesso forse siamo noi ad esser diventati schiavi di una classe politica così incapace e che così bene ci rappresenta tutti sul palcoscenico del teatro politico siciliano.
Un confronto calzante, con aspetti opposti, da una parte la valorizzazione, dall’ altro la consapevole distruzione di un patrimonio che tanti ci invidiano. Classi dirigenti regionali incapaci e poco propense alla valorizzazione della nostra meravigliosa isola. Non aggiungo altro.