Incredibile ma vero. Quella passione civica e quello spirito di iniziativa che dovrebbero essere necessari ingredienti per affrontare le problematiche connesse alla tematica termale, così latitanti nella politica cittadina e regionale, li ritroviamo invece spesi a piene mani da un ex sindaco di Sciacca, quel Lillo Craparo che già più volte si è reso protagonista di iniziative tese a sbloccare e a rilanciare in positivo la questione termale, mai abbandonandosi alla rassegnazione.
Lo ha fatto ancora una volta oggi alla sua maniera, prendendo carta e penna (si fa per dire… anche il buon Lillo utilizza le e-mail) e scrivendo la seguente missiva al Presidente di Federterme:
“Egregio dr. Massimo Caputi Presidente Federterme – ROMA
Ho appreso con piacere che ha acquisito le Terme di Salice in provincia di Pavia,dopo avere acquisito in precedenza le Terme di Saturnia e parte delle Terme di Chianciano, in uno alla gestione delle future Terme di Milano ,in zona San Siro
Mi complimento con Lei per il rilancio di stabilimenti termali famosi, tempestivamente convertiti alla domanda di mercato, mettendo così su un Polo moderno ed attrezzato di Turismo termale del benessere di fascia alta/lusso.
Quello che non hanno saputo o potuto fare le autorità/imprenditori locali, lo ho realizzato Lei, da imprenditore intelligente e moderno, come sottolineato da un servizio a firma di Eleonora Lanzetti, pubblicato sull’inserto Lombardia del Corsera di sabato 23 ottobre 2021 pag 8.
Da ex Sindaco della città di Sciacca(ag), che dispone delle famose omonime Terme,meglio conosciute come Terme Selinuntine, con acque salsobromoiodiche, grotte,stufe, stabilimenti, hotel e pertinenze varie,immotivatamente chiuse da oltre sei anni, nel passaggio da Azienda Regionale a S.p.a, Le rivolgo un accorato appello, affinché lei stesso possa fare, per le Terme di Sciacca, quello che ha già efficacemente fatto per le Terme di Salice, Saturnia, Chianciano e Milano, includendo le antichissime e Terme Selenuntine siciliane nel Polo che ha costituito e lanciato.
Poiché Lei ha puntato sul Polo del Turismo termale di lusso, Le faccio presente che a Sciacca opera da diverso tempo con un Resort di lusso l’imprenditore italoinglese Sir Rocco Forte, nonché con ben quattro hotel di target medio/alto il gruppo Aereoviaggi della Famiglia Mangia.
Sono sicuro, che appena visiterà la città di Sciacca e i suoi “gioielli”, non avrà alcuna esitazione ad includere e avviare le operazioni di acquisto e/o concessione, per inserire le Terme di Sciacca all’interno del Polo Termale di lusso da Lei messo in piedi con successo.
Sono a disposizione per fornirle altre ulteriori notizie e per metterLa in contatto con l ‘attuale Sindaco della Città, avv. Francesca Valenti nonché con l’apposito Comitato Civico che da tempo, insieme ad altre associazioni, è impegnato per la riapertura dello Stabilimento Termale e di tutte le altre componenti del complesso termale di Sciacca.
Sono certo che, da imprenditore moderno ed intelligente, raccogliera’ questo mio appello, certamente condiviso anche dalle autorità politiche della Regione Sicilia.
Grazie mille e buona giornata Dr Calogero Lillo Craparo, ex Sindaco di Sciacca.”
Ho voluto interamente pubblicare questa lettera, pur consapevole che alcuni potranno magari considerarla come velleitaria e possibilmente priva di effetti, perché sono del tutto convinto che se solo la nostra attuale classe politica fosse dotata della capacità di iniziativa personale e di quella speranza civica di cui si nutre l’ex sindaco di Sciacca, allora la storia più recente della questione termale sarebbe stata scritta diversamente e oggi non ci sentiremmo come un treno abbandonato su un binario morto.