Carlo Quartararo, capo storico dello scoutismo di Sciacca ai tempi dell’A.S.C.I., compie oggi 80 anni.
Quartararo ha servito Sciacca contribuendo in prima persona a scrivere pagine fondamentali nella storia scout della nostra città e della provincia di Agrigento, rivestendo per tanti anni ruoli importanti come quello di capo gruppo dello Sciacca 1 e di Commissario provinciale, ai tempi dell’ASCI.
La sede del gruppo era nei locali sovrastanti la chiesa del Collegio, i colori del fazzolettone erano azzurro intenso con bordatura gialla (ancora oggi dello Sciacca 1 Agesci) e l’assistente ecclesiastico prima padre Miozzo e poi l’indimenticabile padre Matteo Scalici, da cui ha preso il nome lo stesso gruppo Agesci Sciacca 1 quando alcuni “allievi” di Carlo Quartararo e della sua passione per lo scoutismo fecero rinascere nei primi anni ottanta il gruppo scout nella nostra città.
Quartararo era capo gruppo anche in un momento indimenticabile della storia scout di Sciacca, quando un drappello di rovers guidati da Francesco Cassar furono tra i primissimi ad arrivare e a scavare tra le macerie di Montevago nel sisma del 1968.
Carlo Quartararo è stato nella vita lavorativa apprezzatissimo segretario di scuola, anche qui dispiegando in pieno i suoi talenti personali.
I tantissimi concittadini che gli vogliono sempre bene dopo averlo incontrato e conosciuto nel loro percorso educativo scout, e che davanti a lui hanno pronunciato solennemente la propria Promessa scout, si stringono fraternamente a Carlo per festeggiare il suo ottantesimo compleanno e augurargli oggi come ieri, alla maniera scout, Buona caccia e Buona strada.
Tantissimi auguri di buon compleanno all’amico ed ex collega Carlo Quartararo
……Quartararo era capo gruppo anche in un momento indimenticabile della storia scout di Sciacca, quando un drappello di rovers guidati da Francesco Cassar furono tra i primissimi ad arrivare e a scavare tra le macerie di Montevago nel sisma del 1968.
Tra questi giovani c’ero anche io all’epoca 18enne. Per soccorrere i superstiti usavamo delle reti di letto antiche che già di per se pesavano parecchio. Lascio immaginare con il carico della persona e camminare tra la terra fangosa. Mi farebbe tanto piacere sapere chi faceva parte del gruppo che era con me che ha trascorso tutta la giornata a Montevago fino al rientro a Sciacca in serata. Un particolare che ricordo è quello che l’unico immobile che era rimasto quasi in piedi, la caserma dei CC. l’ho vista crollare.
yardo pomeriggio
Non ero un boy scout ma non mi sono tirato indietro quella domenica mattina allorquando su invito di Carletto Quartararo, in Via Cappuccini aggregatomi un gruppo di giovani, siamo partiti alla volta di Montevago. La sera ritornato a Sciacca, stremato
dalla fatica e affamato non trovando la mia famiglia mi hanno dato da mangiare dei vicini di casa di mia sorella e ho passato la notte assieme a questi accanto ad un fuocherello nella piazzetta del rione Indipendenza.
Se richiestomi potrei fornire altri particolari.