Questa volta non è una notizia, come quella pubblicata ieri, ma un pubblico ringraziamento che come responsabile di un blog denominato ServireSciacca, e anche come cittadino attivo e capo scout, voglio fare a una comunità di 14 ragazzi, tra i 16 e i 18 anni, che ieri e oggi pomeriggio hanno fatto del loro meglio recandosi in località Foggia, muniti di scarponi e guanti, per aiutare alcuni nostri concittadini che, avendo lì casa o il locale commerciale, sono rimasti vittime della marea di acqua e fango che ha creato danni davvero ingenti.
Questi ragazzi, come già sapete, sono gli scouts dello Sciacca 2, la comunità R/S per l’esattezza, e desidero elencarvi semplicemente i loro nomi: Alessia, Adelaide, Giuseppe, Martina, Vincenzo C., Vincenzo G., Salvatore, Sara, Aurora, Daphne, Maria Giulia, Maria Pia, Matilde e Samuela.
Non hanno fatto nulla di particolarmente eccezionale questi ragazzi e ragazze, hanno “solo” deciso di dedicare due pomeriggi consecutivi a chi aveva bisogno di aiuto, e più in particolare si sono ritrovati a dare una mano sopratutto al proprietario del ristorante-pizzeria La Vecchia Bussola, il cui esercizio commerciale è stato interamente devastato dal fango, e che ha potuto così contare su ventotto giovani braccia volenterose che, in mezzo al fango, lo hanno aiutato a trasportare fuori ogni genere di roba, iniziando la necessaria opera di pulizia, e a dare una prima sfangatura all’area coperta dalla tettoia esterna.
Si parla spesso dei nostri giovani come di una generazione che ama tanto stare sdraiata sul divano: anche questi quattordici ragazzi forse ameranno starsene seduti sul divano, poi però accade che una di loro (Maria Pia) prenda l’iniziativa e proponga lei stessa ai capi e ai suoi compagni della comunità R/S di dar corpo e sostanza alle solenni parole della Promessa e della Legge scout: “rendersi utili e aiutare gli altri in ogni circostanza”.
Nel mondo scout questa cosa tra i ragazzi più grandi si esprime in un modo ben preciso: FARE SERVIZIO.
Nell’attività di servizio non si nasce imparati, è un’esperienza educativa che pian piano ti apre il cuore verso il fratello altro in difficoltà, che ti fa comprendere l’importanza di diventare un cittadino attivo e che “la vera felicità consiste nel fare la felicità degli altri”, come ha lasciato detto B.P.
Il “servizio” continuativo in una comunità R/S è uno dei fondamentali strumenti educativi del metodo scout e all’inizio per i ragazzi non sempre è un’esperienza facile da comprendere e far propria.
A volte però, quasi magicamente, sono i ragazzi stessi a darti la spinta verso questa cosa bella, come in questo caso accogliendo immediatamente e con entusiasmo la proposta di Maria Pia, ossia quella di rendersi utili alla propria città e a chi si trova in questo momento in grossa difficoltà.
L’ho definita ieri “la meglio gioventù” e non tanto per il fatto che questi ragazzi sono scout, ma perché decidendo di andare a passare alcune ore a spalare fango e a “carriare” roba infangata, anche pesante, questi quattordici ragazzi hanno offerto testimonianza del fatto che i giovani non sono solo quelli che stanno seduti su un divano e con lo smartphone in mano.
Sono anche questi. Bravi ragazzi!
Ho apprezzato l intervento delle ragazze e dei ragazzi(gli scaut),che di fronte ai danni gravi ,prodotti dal nubifragio che si è abbattuto su Sciacca e in particolare in alcune contrade delka città, sono scesi in campo, in aiuto dei residenti e delle famiglie,messo k.o dalle intemperie.
Va un rivolto un pubblico ringraziamento alle persone che sono intervenute.
Buona domenica lillo craparo