Quando si dice “Fondo Bernardo” a Sciacca ci si riferisce abitualmente a quell’area verde ubicata davanti al Teatro Samona’, bellissimo belvedere sul mare e sul porto, sulle cui precarie condizioni per mancanza di manutenzione questo Blog e un po’ tutti i mezzi di stampa cittadini si sono più volte intrattenuti (senza che qualcuno in Comune si sia mai scomodato a dar seguito con un minimo di intervento).
Ma in realtà il Fondo Bernardo non è solo il promontorio-belvedere, ma anche tutta l’area verde sottostante, ricchissima di vegetazione mediterranea.
Di questo “Fondo Bernardo” si è occupato nelle sue ormai abituali vesti di cittadino attivo l’ex sindaco di Sciacca Lillo Craparo, che sull’argomento ci ha intrattenuto telefonicamente dalla sua residenza “continentale” di Monza, dove sta trascorrendo la sua convalescenza dopo il recente intervento chirurgico di cui ha parlato su facebook.
“Ho visto la situazione di abbandono, attraverso la vostra documentazione fotografica,in cui si trova la zona,in particolare tutta la striscia di belvedere che si affaccia sul Fondo Bernardo, uno dei posti più belli della nostra città”, ci dice l’ex Sindaco.
“Tale fondo – ricorda Lillo Craparo- venne acquistato dal Comune di Sciacca (venditore la famiglia Indelicato che ne era proprietaria), grazie ad un finanziamento “vincolato” concesso dalla Regione al Comune per procedere a tale operazione. Assessore regionale alle Finanze, negli anni 70 – inizio anni 80, era l’on.le Calogero Lillo Mannino, grazie al quale Sciacca poté usufruire di tale finanziamento. Fino a quando al Comune c’è stato in servizio il prof Onofrio Augello era stata assicurata una manutenzione ordinaria e puntuale di tale bene. Dopo il suo pensionamento, ci si è trovati di fronte all’abbandono, nonostante gli sforzi di giovani artisti locali, come Angelo Toto, di valorizzare il belvedere con le sue originali opere e testimonianze”.
“Negli anni ‘80 il prof. Tagliolini aveva redatto un progetto per la valorizzazione del sito, ma non se ne fece nulla.
Sono riuscito, tempo addietro, a mettere attorno ad un tavolo l’assessore ai ll.pp. Roberto Lo Cicero e diversi professionisti locali, per predisporre un progetto di massima che potesse avvalersi delle risorse europee,grazie alla disponibilità manifestatami da Carmine Pacente,consigliere comunale a Milano, peraltro riconfermato nell’ultima e recente tornata elettorale, presidente della Commissione che si occupa dell’accesso ai fondi europei”.
Ci eravamo lasciati – prosegue Lillo Craparo – con l’impegno da parte dei tecnici presenti all’incontro di predisporre uno studio di fattibilità. Tale studio o progetto di massima che dir si voglia non è mai arrivato, così come non è stato elaborato almeno un “abstract” da fare avere al dr. Carmine Pacente, per ottenere indicazioni in ordine a quali risorse europee potere accedere”.
“Alla fine mi sono dovuto arrendere – conclude sconsolato Craparo – ae ho chiesto scusa al mio amico consigliere comunale, facente parte della maggioranza che sostiene il Sindaco di Milano Beppe Sala”. Questi i fatti, ci dice Lillo Craparo, cosa fare ?
E’ difficile trovare una risposta convincente, sappiamo per certo che altri Comuni anche siciliani sono assai più abili del nostro a reperire risorse per finanziare i progetti.
Ma la cosa ancora più negativa è il fatto che non riusciamo neanche a fare ciò che non richiederebbe alcun finanziamento, tipo potare gli alberi posti di fronte a una panchina che dovrebbe consentire allo sguardo una visione panoramica…
La riqualificazione del fondo Bernardo non può avvenire senza tenere conto del fatto che li c’era il cimitero degli ebrei di Sciacca
Si rischierebbe di cancellare le poche tracce che potrebbero ancora esserci
Per questo bisognerebbe interessare qualche archeologo della soprintendenza di Agrigento