Quando i figli sono adolescenti, i loro gusti, in fatto di musica e altro, ci lasciano un pò perplessi.
Per cui, quando entravo nella stanza di mia figlia e vedevo su una parete un poster gigantesco di un tizio con uno strano abbigliamento da circo equestre e un microfono in mano, non conoscendolo, mi limitavo ad annuire e spolverare. La libreria era piena di pubblicazioni e cd dei Queen. Lei li ascoltava in cuffia e scambiava con le amiche tutto il materiale cartaceo( non c’erano ancora i pc nè internet) che riguardava quella band. La loro storia, le loro foto erano dappertutto.
Era la fine degli anni 80 e nelle nostre case entrarono degli ingombranti mobiletti che diffondevano la musica in salotto, mentre si offriva agli amici un bicchiere di Chivas.
Fu così che, insieme alla musica leggera di Franck Pourcel e James Last, cominciai ad ascoltare e gustare la splendida voce di Freddie Mercury. Gli album dei Queen, a poco a poco, si accumulavano e occupavano tutto lo spazio del nostro hi fi.
Non solo. Quel soud potente e quel rock intriso di contaminazioni classiche, musica elettronica, gospel, metal mi conquistava sempre di più. L’esuberanza di Freddie sul palco, come cominciai a vedere dai suoi video, sapeva di teatrale, di barocco. Era travolgente, trascinante, come un fiume in piena. “Innuendo” era il mio album preferito. Li ascoltavamo in ogni momento di pausa dal lavoro. Così i Queen diventarono di casa…a casa mia. Quando è uscito il film Bohemian Rapsody non ce lo siamo perso. Tutto ciò che di questa band si è detto e scritto e che non riguarda la loro musica, non mi interessa per niente.
Ancora oggi, la potenza espressiva della voce di Mercury, il ritmo scandito dalla batteria di Taylor e dal basso di Deacon, la chitarra di Brian May ci incantano. “Living on my own” “We are The champions” “Barcelona” “Somebody to love” “The great pretender” E’ questo che i grandi miti della musica ci lasciano: il piacere di ascoltarli e il potere che hanno di trasportarci lontano…
Dopo la morte di Freddie, ho rimosso il suo poster. Mi faceva impressione. Lo tengo in un cassetto.
FLAVIA VERDE