Sulla critica situazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Sciacca si registra oggi anche un’interrogazione parlamentare urgente indirizzata all’Assessore Regionale alla Sanità da parte del Deputato Regionale Michele Catanzaro, esponente del PD.
“La situazione del Pronto soccorso di Sciacca è precaria già da mesi a causa della carenza di personale – scrive Catanzaro – e oggi si è ulteriormente aggravata; occorre adottare provvedimenti immediati e straordinari, come d’altronde suggerivo qualche mese fa”.
Il Deputato regionale del PD ha dichiarato di ricevere da giorni segnalazioni di disservizi e lunghissime attese da parte di centinaia di cittadini e pazienti del vasto bacino di utenza del nosocomio di Sciacca.
Nelle prossime ore Catanzaro rappresenterà questa grave situazione anche al Commissario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia. “Occorre fare ogni sforzo per ripristinare le condizioni minime ed indispensabili per assistere pazienti e cittadini. Le istituzioni politiche e sanitarie – afferma Catanzaro – devono garantire, con atti concreti e in tempi rapidi, la continuità assistenziale”.
“Un pensiero va anche al personale medico e sanitario del “Giovanni Paolo II” – conclude il deputato PD- che con grande spirito di sacrificio e abnegazione ogni giorno garantisce le cure ai pazienti, nonostante sia sottoposto a massacranti turni di servizio”.
L’on.le Catanzaro ha quindi utilizzato lo strumento parlamentare di cui dispone, l’interrogazione, per conoscere le reali intenzioni del governo regionale di intervenire in questa delicata situazione del Giovanni Paolo II, ma l’assessore competente gli risponderà?
Di solito non lo fanno.
Staremo a vedere.
UNA GIORNATA DI ORDINARIA FOLLIA IN PRONTO SOCCORSO DI SCIACCA
12 GENNAIO 2022
Pubblichiamo su ServireSciacca questo post su facebook di Salvatore Monte, già assessore e consigliere comunale, in quanto inerente a quella che riteniamo sia una delle gravi problematiche attuali della nostra città, inerente ad un ambito di fondamentale importanza quale la salute del cittadino e il suo diritto alla migliore assistenza:
“Una giornata di “ordinaria follia”. Non posso che definire così la giornata trascorsa al pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca.
Ero lì per accompagnare mia zia a causa di un incidente domestico. Ho assistito a scene da paura che raccontano la fragilità del pronto soccorso saccense e che lasciano emergere tristi verità molto discordanti dalla visione, molto ottimistica, che qualcuno tenta di dare alla nostra azienda sanitaria.
La carenza di personale rappresenta una polveriera giornaliera. Un solo medico ed il relativo poco personale costringono tutti a fare i conti con una continua ed estenuante emergenza che induce pazienti e familiari a rivestire anche ruoli diversi. La mia disavventura di oltre 8 ore mi ha spinto, in pieno spirito di comunità condiviso con gli altri familiari dei pazienti, a supportarci a vicenda.
Pazienti “spazientiti” e familiari nervosi, uniti al palese stress del personale posto sotto continua pressione, trasformano la corsia del pronto soccorso in un pretesto per alzare i toni ed innescare maggiore ansia tra tutti. Da un lato il personale medico ed infermieristico stanco dopo ore di lavoro snervante e,dall’altro lato, pazienti in attesa per ore per ricevere risultati di esami ed assistenza con diversi step.
Quando la situazione, così come è accaduto, è diventata ingestibile, per diversi motivi, hanno fatto capolino anche le forze dell’ordine.
Così non va, non funziona! Personalmente ho avuto un forte alterco con un medico che, in preda alla necessità di porre ordine nelle sale d’attesa, ha disposto che tutti i parenti dei pazienti uscissero dall’area destinata ai pazienti in attesa di cure.
È indubbio che la situazione, figlia della confusione perenne, non giova alla serenità di nessuno. I medici ed il personale sono stremati ed insufficienti per soddisfare in tempi celeri le esigenze di tutti.
La “politica”, nelle sue diverse rappresentazioni, dovrebbe trascorrere, in modo anonimo, una giornata al pronto soccorso così da comprendere sotto quale stress lavorano i nostri medici. L’assessore alla salute del Comune di Sciacca, che proviene dal mondo della sanità, dovrebbe sbattere i pugni nelle sedi opportuni e farsi carico del grido di lamento degli operatori sanitari, dei pazienti e dei loro familiari.
Ai medici ed al personale occorrerebbe garantire serenità sul luogo di lavoro e gli stessi dovrebbero garantire serenità a pazienti e familiari. Lo stress genera solo nervosismi. La nostra comunità merita attenzione e rispetto. La cura ed il benessere del prossimo non possono essere trascurati”.