Si può considerare un vero e proprio appello alla cittadinanza il contenuto di un commento che Lillo Craparo ha postato sull’articolo di ServireSciacca dedicato al reportage fotografico sullo stato di abbandono in cui versano le piscine dei Molinelli.

Lillo Craparo, 81 anni, a suo tempo qualificato esponente della Democrazia Cristiana agrigentina, è stato sindaco di Sciacca nel 1982/83 e direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera di Sciacca. Ha poi espletato le medesime funzioni in strutture ospedaliere lombarde, prima della pensione; risiede a Monza, ma alterna la città lombarda con frequentissimi soggiorni a Sciacca, essendo rimasto legatissimo alla sua città.

Numerosi sono i suoi interventi sui social, da buon giornalista qual è stato e per dire la sua su problematiche e aspetti della vita cittadina, sempre motivato da un’ammirabile passione civica.

Così ha fatto in questo commento, dopo aver preso visione dello stato delle piscine Molinelli, trasformando il commento in un sincero e appassionato appello ai suoi concittadini, i cui contenuti per quanto ovvio ServireSciacca non può che condividere pienamente e che qui di seguito riprendiamo:

“La situazione di generale degrado della struttura Piscine dei Molinelli si estende ad altri beni pubblici compresi nel patrimonio termale ed ad altri ancora di proprietà dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici.

Cito ad esempio l’ex istituto d’arte, l’ex ufficio registro di piazza Rossi, l’ex Caserma dei carabinieri di Corso Vittorio Emanuele, l’ex archivio notarile di Via Licata e a seguire tanti palazzi storici di privati, abbandonati, invasi dalle erbacce, come l’immobile Arone/Augugliaro di vicolo Arone, senza che nessuno intervenga o si metta all’opera, per eliminare ad esempio le erbacce che hanno invaso le mura di cinta di Porta San Salvatore, lungo la via Mori. 

Poiché sono convinto che il Pubblico, per mancanza di risorse o perché non organizzato, non sarà nelle condizioni di intervenire, noi cittadini, quelli che amiamo Sciacca, mobilitiamoci, lanciamo l’allarme, creiamo un movimento spontaneo, apartitico, indipendente, per fare uscire la nostra Città dalla situazione di degrado, abbandono, carenza assoluta di rappresentanza politica, ecc.ecc. in cui si trova a versare. 

Non ho da fare accuse a nessuno, né muovere critiche. 

Non facciamo dietrologia, sbracciamoci, prendiamo esempio dalle donne e dagli uomini che hanno effettuato interventi di pulizia straordinaria nelle spiagge, a San Calogero, nella zona di Via Figuli. Usciamo dall’indifferenza e da atteggiamenti di mera critica, sbracciamoci, mettiamoci all’opera. Io, da ultraottantenne, sono a disposizione, senza nulla chiedere, ma disposto a dare una mano a questa nostra città, mai come oggi “degradata” e abbandonata, in un contesto generale che vede tra l’altro Sciacca priva di una sanità pubblica, ospedaliera e territoriale, all’altezza dei tempi e della domanda che viene dalla popolazione. 

Una città e una provincia senza rete autostrade, priva di collegamenti con l’aeroporto di riferimento, il Falcone- Borsellino di Punta Raisi. 

Mobilitiamoci, non perdiamo più tempo, facciamolo per noi, ma soprattutto per le nuove generazioni. Io ci sono, ci sarò. 

Confido nell’orgoglio della popolazione sciacchitana!”

Un pensiero su “L’APPELLO CIVICO DELL’EX SINDACO: MOBILITIAMOCI!”
  1. Dovremmo denuncia per risarcimento dei danni per il mancato dovere civico e il degrado
    Per la presentazione di non avere accanto le Dimissioni ma tutto il partito che la sostituzione

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