Con la necessaria premessa che chi scrive non si erge a politologa ma parla, anzi scrive come una attenta osservatrice delle cose sciacchitane, non si può non notare, da qualche giorno, un certo fermento, come una scossa che ha risvegliato nuovi e vecchi personaggi “politici” paesani.

Dopo uno stallo e una palude che ha caratterizzato i mesi passati, quando la città sembrava abbandonata a un tristissimo destino, improvvisamente, e non per caso, ma per l’avvicinarsi a grandi passi delle amministrative, tutti vogliono dire la loro.

Lo fa, con cognizione di causa e passione Lillo Craparo. Lo fa, con esperienza e spirito civico Pippo Segreto. Lo fa, con decisionismo e dichiarato obiettivo, Ignazio Messina.

E lo fanno tanti altri, adesso tutti in campo!

SALVARE LA CITTA’ è l’imperativo categorico e per farlo BISOGNA USCIRE DALLE GABBIE DEI PARTITI. Tutti insieme, appassionatamente. Una grande coalizione, che comprenda anche associazioni e semplici cittadini.

Ci si appella a una specie di Comitato di Salute Pubblica da più parti.

Logico! I politici percepiscono la disillusione, l’amarezza, lo scontento della gente comune. Sentono la rabbia che monta, sull’onda d’urto della crisi economica sociale che la pandemia ha acuito.

Sanno di non essere più un punto di riferimento degli elettori e allora? Appelliamoci alla Santa Alleanza! Governiamo tutti insieme!

Quindi, Mario Draghi ha fatto scuola? Alcuni lo vorrebbero tagliare in due e fargli fare contemporaneamente Premier e Presidente della Repubblica. Da Demiurgo platonico Super Mario sta affermando la sua “dittatura” della competenza, abilità e credibilità internazionale.

Cercasi Demiurgo anche a Sciacca. Competente e prestigioso. Ricco di esperienze e carisma.

E i partiti politici?

Immolati sull’altare del Bisogno e dell’Urgenza.

Per loro, mala tempora currunt.

La caccia è aperta