Va “formalmente” in pensione il maestro ceramista saccense Gaspare Patti.
Dopo una straordinaria carriera, tra successi, ricerca ed innovazione, il suo laboratorio di cortile “Infontaneta” chiuderà i battenti per spostarsi in nuovi ampi locali in contrada Isabella.
Un artista, un amico, un decano della ceramica saccense, un uomo appassionato ed innamorato del suo mestiere.
Gaspare è nato nel 1937. Fin da ragazzo ha lavorato con l’argilla. Nel 1954 ha iniziato la sua carriera di Maestro Ceramista partecipando con successo a diverse iniziative e mostre.
Nel 1964 ha collaborato con il regista Pietro Germi per alcuni elementi scenografici del film “Sedotta e abbandonata”.
Un suo presepe, con figure alte 80cm, è esposto permanentemente in un Convento di Mascalucia.
Nel 1984 ha realizzato elementi scenografici per le “Orestiadi”. A Caltagirone ha vinto il premio alla Mostra Regionale di Ceramica nel 1985.
Nel 1986 il Comune di Palermo gli ha conferito la Medaglia d’Argento per la sua attività artistica.
Una sua grande scultura in certapesta è esposta alle “Stoai” di Agrigento. Le sue creazioni sono citate da importanti cataloghi d’arte. Infine il Carnevale di Sciacca lo ha portato a realizzare grandi carri allegorici dal 1985 al 2000. Sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero.
Ha esposto a Parigi, Firenze, Palermo, Caltagirone, Agrigento, Monreale, Menfi, Sciacca e Lodi.
Dal 2014 sue opere sono esposte in modo permanente e formano arredo urbano nel Centro storico di Sciacca.
Qual è stato il segreto di Gaspare? Semplice! La ricerca dell’innovazione, principio cardine che ha visto lo stile di Patti cambiare nel tempo, adattandosi con nuovi stili e nuove forme. Ogni opera ha raccontato storie di uomini, donne, figure fiabesche e spaccati della nostra terra: la Sicilia. Apprezzato da critici d’arte, da stilisti come Stefano Gabbana, il maestro Patti, con la sua bottega nel cuore vivo del centro antico della città, ha rappresentato un importante vessillo della nostra comunità. Alcune sue opere, all’avanguardia, sono presenti nelle principali arterie cittadine saccensi.
Pur accettando, di malavoglia, la decisione di Gaspare di godersi un po’ di relax, sono sicuro che nel suo laboratorio domestico nasceranno nuove ed affascinanti creature di ceramica che potranno, ancora, essere ammirate dalla collettività.
Sono di parte, Gaspare è un amico, ma sono convinto che come comunità non possiamo che ringraziarlo per il suo contributo alla crescita culturale ed artistica della nostra città.
Ho solo un grande rimpianto. Da amministratore dedicai alle opere di Patti una mostra permanente all’interno del complesso monumentale Sant’Anna. Purtroppo, anni fa, il maestro fu costretto a riportare con sé tutte le opere in quanto, quella sala, sarebbe dovuta essere destinata ad altro. Oggi quella sala è un magazzino inaccessibile! Che mancanza di visione!
Ma vabbè! Oggi credo che sia giunto il momento di omaggiare e riconoscere al maestro Patti l’imponente lavoro artistico portato avanti in questi anni. Da saccense lo ringrazio, da amico lo ringrazio ancor di più per avermi voluto spesso al suo fianco nella predisposizione di mostre ed allestimenti artistici. La “Sciacca che ci piace” vada fiera di un grande maestro, di un grande concittadino come Gaspare Patti.
SALVATORE MONTE
Un artista vero la sua abilità nei suoi manufatti di ceramica e di cartapesta, pupi che parlano o che ci manca la parola.auguri goditi la pensione. Si ci riesci
Non poteva capitarmi uno zio migliore, la sua arte è fonte d’ispirazione per la mia, grazie a lui da piccolissimo ho potuto imbrattarmi le mani con l’argilla, (che soddisfazione poter impastare la creta,) è stato ed è il mio maestro, mi ha insegnato la libertà di vivere le emozioni da un pugno di creta