Uno dei monumenti più pregevoli che abbiamo a Sciacca, la bellissima chiesa di San Nicolò La Latina, siamo capaci di nasconderlo all’attenzione pubblica sia con il costante parcheggio di auto che lo circonda e assedia, sia anche con il più assoluto anonimato.

Nessun cartello turistico infatti ne indica in città la direzione e ubicazione, e ogni volta che mi è capitato di consigliarne ai turisti la visita li ho visti “cadere dalle nuvole” e chiedermi indicazioni per raggiungerlo.

San Nicolò La Latina è pregevole non solo nella facciata esterna, perché con il suo stile puramente romanico l’interno è davvero bello poi riserva anche una sorpresa a chi lo visita per la prima volta.

E’ l’incontro con la pittrice Lucia Stefanetti, che in un piccolo ambiente attiguo ha un suo studio di pittura sacra.

Quando gli viene richiesto, Lucia ti narra volentieri la storia di questa chiesa e sopratutto dei due preziosissimi crocefissi lignei che all’interno vi sono custoditi.

Il suo racconto immerge il turista in una vera e propria atmosfera mistica, di suggestione storica, artistica e pittorica.

Questo monumento merita una migliore valorizzazione, innanzitutto visiva con l’impossibilità di posteggiarvi davanti, e poi con una sistemazione decorosa e relativo ammattonamento del piccolo slargo davanti la porta di ingresso, con l’eliminazione o adeguamento di quella orribile scala che sale al primo piano della casa adiacente non abitata e infine con un’adeguata cartellonistica turistica che ne faciliti il raggiungimento partendo dalla piazza Scandaliato e da San Michele.

Rivolgiamo un appello all’ispettore onorario dei monumenti di Sciacca, architetto Pippo Cattano, affinché svolga un ruolo di sensibilizzazione, guida e di coordinamento in questa direzione.

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