Oggi a San Nicolò la Latina, alle ore 19, accompagnati dalle bellissime immagini di volti femminili della pittrice Lucia Stefanetti, si racconterà della straordinaria figura di Madre Francesca Saverio Cabrini, una religiosa missionaria e educatrice italiana naturalizzata statunitense, che nel 1946 divenne la prima cittadina statunitense ad essere proclamata Santa, protettrice degli Italiani in America. Più di cento anni tanti nostri concittadini, così come tanti altri italiani e da altre nazioni europee, abbandonarono il vecchio continente europeo, che sentivano nemico e ostile alla loro condizione, per avventurarsi verso un mondo nuovo. Le condizioni per ambientarsi non furono certo facili. Oltretutto, si trovavano a reinventarsi una nuova vita in una nazione che già aveva manifestato per secoli la sua legge di violenza sui popoli autoctoni. Oggi la vecchia e obsoleta Europa è invece diventata il riferimento per i migranti che fuggono dalle guerre, dalla fame o, comunque, dal legittimo diritto umano di una vita dignitosa e migliore.
Sarebbe giusto che tutti potessero vivere bene nei propri paesi di origine, ma sappiamo bene che né la vecchia Europa né il nuovo mondo americano hanno voluto che ciò avvenisse e l’Africa, il continente più antico e ricco di risorse, continua ad avere popolazioni al limite della sopravvivenza per fame e violenza subita.
Oggi con sconcerto prendiamo atto che anche nella vecchia Europa si è scatenata una crisi bellica epocale.
Anche questa è una guerra che ci riporta con la memoria a quella nella ex Iugoslavia. Fratelli di sangue, nel vero senso della parola, perché tra ucraini e russi c’era una storia comune di religione, letteratura, musica luoghi, spiagge e mari, figli e nonni, in comune, e questa fa rabbrividire e appare a noi incomprensibile. Ma è la drammatica realtà.