In occasione dell’edizione 2022 delle Vie dei Tesori a Sciacca, abbiamo incontrato e intervistato Franco Accursio Gulino, un artista che ha ormai da tanti anni conquistato la ribalta nazionale ed internazionale. Questa seconda edizione delle Vie dei Tesori lo rivede protagonista, con una personale di sue opere anche questa volta allestita presso la Chiesa dello Spasimo di Sciacca.
Di tale esposizione sarà protagonista assoluta FerdinanDea, l’isola emersa dal mare che dà il nome a questa edizione primaverile delle Vie dei Tesori. Come si sa la città di Sciacca ha legato la sua storia a questo celebre evento del 1831, che vide emergere a 20 miglia dalla costa saccense un isolotto vulcanico, cui vennero attribuite diverse denominazioni tra cui quella di Isola Ferdinandea, e che con le sue particolarissime vicende storiche e naturalistiche ha sempre avuto un posto privilegiato nella narrazione storica della nostra città.
Franco Gulino nella sua lunga carriera ha dedicato diverse espressioni pittoriche, e non solo, all’Isola Ferdinandea, con diverse mostre che l’hanno vista riemergere attraverso le sue creazioni, come terra promessa e rifugio degli oppressi, luogo di approdo e di accoglienza, e su di essa il pittore saccense ha costruito parte della sua storia artistica e poetica. E non sono mancate, da parte di Franco Gulino, anche momenti di teatro e di poesia dedicati sempre al tema dell’Isola emersa e dopo una breve vita scomparsa. All’interno dell’ex chiesa dello Spasimo saranno esposte da oggi tele, sculture, installazioni, pannelli biografici, didascalici, fotografici, ma sono previste anche performance e proiezioni, eventi collaterali, letture e approfondimenti. La mostra, curata da Anthony Francesco Bentivegna, si inaugura alle ore 19 e si potrà visitare durante i weekend del festival, il sabato e la domenica, dal 26 marzo al 10 aprile, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30.
Qui di seguito vi proponiamo l’intervista che abbiamo fatto a Franco Gulino.