Passate le feste riprende vita il tavolo di lavoro del centro-sinistra per arrivare al candidato sindaco da contrapporre agli altri due già in campo.
Sembrerebbe essere stata momentaneamente messa a da parte la problematica della scelta tra Fabio Termine e Salvatore Mannino, perché si ritiene prioritario tentare di concretizzare l’allargamento della coalizione con l’ingresso, giudicato possibile e anche auspicabile, del gruppo politico “Sciacca al centro” e di un’altro raggruppamento denominato “Noi per l’Italia” che a livello nazionale fa riferimento alle posizioni politiche moderate di Maurizio Lupi.
Se tale allargamento avvenisse, sarebbero sei le liste in appoggio al candidato del centro-sinistra e la coalizione si rafforzerebbe sia sotto profilo strettamente numerico ed elettorale, rafforzando il presidio dell’area politica di centro, sia sotto il profilo della sua caratterizzazione civica.
Perché “Sciacca al Centro” potrebbe essere della partita? Perché Fabrizio Fi Paola rientrerebbe politicamente in gioco in modo alternativo rispetto a forze politiche del centro-destra con cui non è riuscito a trovare una sintonia e forse con uno spazio di agibilità politica e amministrativa maggiore per i suoi “colonnelli” Monte e Bivona. E sempre poi che non sia uno scenario del tutto fantasioso quello di in Fabrizio Di Paola candidato a sindaco per il centro-sinistra.
Anche Matteo Mangiacavallo, candidato del centrodestra, da parte sua sta facendo di tutto per assicurarsi un’alleanza sia con “Sciacca al Centro” che con Mizzica. Per Mangiacavallo tuttavia, pur essendo comprensibilissima l’intenzione di conquistarsi una base numerica più forte, l’obiettivo sembra più difficile da centrare, sia a causa delle recenti difficoltà che Fabrizio Di Paola ha incontrato con alcune componenti del centro- destra e di cui si è già detto e sia, per quanto riguarda Mizzica, perché un’alleanza su questo fronte appare più difficilmente digeribile per il gruppo politico di Fabio Termine. Ma in politica, e Sciacca non fa eccezione, tutto può sempre accadere…
Se invece andasse in porto l’allargamento dell’alleanza di centro-sinistra ritorneremmo al dilemma iniziale: Fabio Termine, Salvatore Mannino o un terzo uomo? Ma a questo punto l’assillo del tempo che passa imporrebbe una decisione immediata, il contrario sarebbe soltanto autolesionistico.