Due pregevolissimi bassorilievi marmorei sono stati installati e scoperti al pubblico oggi, nell’atrio del Museo Scaglione di Sciacca.
La particolarissima storia del loro rinvenimento, della loro documentazione storica e datazione è stata raccontata dall’architetto Pippo Cattano, ispettore onorario ai beni architettonici di Sciacca e uno dei principali protagonisti della valorizzazione di questi due importanti reperti.
Si tratta di una grande lastra marmorea rinvenuta nel 1984 durante il rifacimento del pavimento della Chiesa Madre, oggi magistralmente ripulita e della quale, grazie alla ricerca condotta dall’ispettore Cattano e dal prof. Pino Mortillaro presso l’archivio storico notarile di Sciacca, è stato possibile individuare il nome del committente (Giovanni Maurici), l’anno di committenza (1506), l’uso a cui era destinata (lapide funeraria) e lo scultore a cui venne commissionata, quel Bartolomeo Berrettaro di Palermo che fu al tempo uno dei più grandi scultori dell’Italia meridionale e che realizzò anche la statua della Madonna del Soccorso, patrona di Sciacca.
L’altro bassorilievo marmoreo, più piccolo, reca anch’esso lo stemma dei Maurici, questa volta insieme a quello dei Perollo, essendo le due famiglie imparentate e titolari della stessa cappella nella navata sinistra della chiesa madre.
La storia di questi due preziosi reperti è comunque particolarissima, e per chi fosse interessato ad approfondirla aggiungiamo qui le foto del depliant descrittivo.
Ma non finisce qui. Proprio l’altro ieri si è aggiunto un ulteriore capitolo di questa storia perché, in un magazzino di pertinenza della chiesa madre, l’arch. Cattano ha ritrovato un ulteriore reperto marmoreo direttamente collegato e funzionale alla lastra più grande, come viene spiegato in questa seconda parte della registrazione video trasmessa in diretta da ServireSciacca.
Il resto dell’evento è possibile rivederlo nella parte prima qui di seguito riportata.