Ho appreso che la villa comunale I. Scaturro verrà riaperta a breve. Non so di preciso in che cosa è consistito l’intervento di ristrutturazione e manutenzione. È evidente che un giardino pubblico ha necessità, intanto,di un sistema di irrigazione adeguato e, almeno, di un giardiniere competente e di un custode.
Come esponente del Comitato pro villa comunale spero che nei programmi dei candidati sindaco dell’attuale turno elettorale ci sia qualche parola concreta in questo senso.
Il grave problema di Sciacca oggi è purtroppo in tutta una serie di occasioni perdute. Un gioco al massacro che dura da anni. Se potessimo fare un giro sul nostro territorio e vederlo dall’alto, come se fossimo su un deltaplano, che cosa vedremmo?
Litorali massacrati dal cemento da est a ovest, e quelli ancora non cementificati prossimi a essere lottizzati.
Se pensiamo alla nostra ex Stazione ferroviaria, posto strategico dal punto di vista sociale ed ambientale, vicino al porto turistico, venduta ai privati, e alle aree pubbliche abbandonate per l’incapacità degli uffici comunali di riuscire a far passare uno, dico un solo progetto per recuperare il complesso di San Domenico.
Poche cose dovrebbero stare nell’agenda dei nostri candidati, poche ma realizzabili.
Siamo tutti delusi nel continuare a vedere scivolare la nostra cittadina sempre più in basso. Sporcizia e abbandono ci stanno sommergendo. I turisti per strada girano come degli extraterrestri piombati in un pianeta sconosciuto perché quello che leggono nelle loro guide non lo trovano: non ci sono musei aperti, a parte il museo del mare, ma non ci sono pinacoteche cittadine aperte, eppure avremmo tanti pittori e scultori locali. Non un museo della ceramica , o del corallo. Non una chiesa aperta, se non per qualche ora e senza alcuna spiegazione. Anche il palazzo del comune, bello e possente convento Gesuita, potrebbe essere valorizzato con una guida che porti il visitatore per i luoghi all’interno visitabili come lo splendido loggiato che oggi è il cacatoio dei colombi. L’unica chiesa monumentale visitabile è San Nicolò la Latina, grazie a una pittrice, Lucia Stefanetti, che per amore dell’arte regala ai visitatori lo splendido racconto della storia di questa Chiesa.
Basta con parole vuote e senza senso, cominciate a dire quello che volete fare in questa città. Poche cose, non crediamo più alle vostre favolette per tenerci buoni mentre mettete le mani sulla nostra città. Poche parole semplici , ma chiare, inequivocabili e realizzabili.