Il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva – Sciacca interviene oggi con una forte presa di posizione sulla perdurante mancata attivazione della “Scrambler Terapy” presso l’ambulatorio di terapia del dolore nell’ospedale di Sciacca.
Lo fa con una lettera inviata al Commissario straordinario di ASP Agrigento, Mario Zappia, e al Direttore Sanitario degli Ospedali riuniti di Sciacca e Ribera, Gaetano Migliazzo, nella quale si prende il seguito di una nota del 29 marzo (prot. 59208) con la quale lo stesso Direttore Sanitario comunicava a Cittadinanzattiva che l’apparecchiatura della Scrambler Terapy in era ancora “in fase di collaudo e sarebbe stata resa operativa a partire dai primi di maggio”.
Ad oggi tuttavia tale importante apparecchiatura antalgica non è stata resa operativa per i potenziali utenti che attendono già da diversi mesi e a ciò si aggiunga il fatto che dallo stesso ambiente ospedaliero è pervenuta informalmente voce della difficoltà a far partire l’ambulatorio dedicato a tale terapia, tanto più adesso a causa della prevista riduzione oraria per il personale infermieristico.
Il Tribunale per i diritti del malato dice di ricordarsi bene il comunicato stampa del 22 gennaio scorso con il quale l’ASP di Agrigento, annunciava con enfasi il fatto che l’unita’ operativa di anestesia e rianimazione di Sciacca sarebbe stata dotata dell’apparecchiatura Scrambler Terapy, come già l’Ospedale di Agrigento, “per il trattamento sia del dolore cronico neoplastico, dovuto a patologia primitiva, metastasi e trattamenti di tipo chemioterapico, radioterapico e chirurgico, sia di quello di natura non neoplastica e legato a lombo sciatalgie, neuropatie post herpetiche, trigeminali o diabetiche, cervicalgie, sindrome dell’arto fantasma e nevralgie traumatiche o post chirurgiche”.
In quella dichiarazione di gennaio si affermava che l’obiettivo aziendale perseguito dal commissario straordinario dell’ASP agrigentina, Mario Zappia, “è quello di migliorare le condizioni di salute e la qualità di vita di tanti pazienti, garantendo una moderna ed efficace gamma di terapie contro il dolore cronico”.
Che fine ha fatto questo obiettivo aziendale, si chiede oggi Cittadinanzattiva?
È troppo facile fare gli annunci e poi non farli seguire dai fatti concreti.
Perché, ci chiediamo, spendere significative risorse aziendali nell’acquisto di un importante macchinario, illudere tanti pazienti sofferenti in attesa di questo moderno sistema di trattamento del dolore e poi lasciare tale strumento inutilizzato e chiuso in una stanza?
In conclusione TDM di Cittadinanzattiva chiede il rispetto della solenne promessa enunciata dal commissario Mario Zappia e con esso l’immediata entrata in funzione a Sciacca utile ed efficace terapia antalgica con la Scrambler Terapy.