Al Consiglio Generale dell’AGESCI è stata consegnata la benemerenza a David Sassoli, il presidente del Parlamento Europeo scomparso lo scorso 11 gennaio. A ritirarla è stata sua moglie Alessandra Vittorini con la figlia Livia.
Queste le motivazioni:

  • per aver fatto della sua Promessa scelta di fedeltà alla fratellanza dei popoli, alla pace, all’impegno, a “fare del proprio meglio” per un’idea di Europa di tutte e tutti, giusta, equa;
  • per essere stato testimone coerente dello stile scout, per la capacità di stare dentro ai problemi del nostro tempo con umanità, con visione, con sensibilità nel raccontare e capacità di indicare il cambiamento;
  • per avere sempre unito la passione per la verità con l’attenzione per l’educazione, per la formazione alla buona cittadinanza e alla cultura delle istituzioni, come alta forma di servizio;
  • per avere dimostrato come l’impegno politico del nostro Patto associativo possa essere espressione di servizio per il bene comune, di scelte fatte con umiltà e discrezione, con una prospettiva profetica di apertura al dialogo e al confronto;
  • per avere fatto capire come uno scout davvero sorrida e canti nelle difficoltà, per avere rappresentato fino alle più alte cariche europee quello spirito di profondo ottimismo che è anche sguardo di speranza per il mondo, per le persone, per il Creato;
  • per aver accettato e affrontato responsabilità importanti senza mai perdere il senso dell’umorismo e la capacità di ridere anzitutto di se stesso;
  • per essere stato cortese e leale, come dice la Legge scout, e aver custodito e testimoniato l’onestà, l’umiltà e la semplicità per cui uno scout merita fiducia;
  • per essersi speso continuamente per lasciare il mondo migliore di come lo ha trovato, per garantire alle nuove generazioni un futuro più giusto, per disegnare un’Europa capace di dare a tutte e tutti le stesse opportunità e di impegnarsi per realizzare la pace tra i popoli;
  • per aver combattutto la buona battaglia e, nella buona e nella cattiva sorte, aver conservato -senza mai sbandierarla- la fede in Gesú, Signore e Salvatore della vita e della storia;
  • per il suo impegno appassionato e chiaro per la democrazia, per aver operato nella politica e nelle istituzioni in difesa costante di tutte le persone, particolarmente dei giovani, perché potessero essere libere di formarsi una coscienza critica, capace di scelte mature e responsabili.

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