
Confermato, sembra una trama scritta dal più raffinato scrittore di thriller. Mentre alle luci della primissima mattinata il Palazzo di Città sembrava più la scena affollata di un delitto che la sede comunale, arriva l’ennesimo colpo di scena, e non è neanche detto che sia l’ultimo.
Contrordine, Ignazio Messina ha raggiunto la soglia del 40% ed è il nuovo sindaco di Sciacca, trascinando con l’affermazione al primo turno le sue 5 liste del “Patto per Sciacca” ( 6 dicono i più smaliziati, mettendoci dentro Forza Italia nascosta sotto l’Onda) al premio di maggioranza dei 15 seggi in consiglio comunale, avendo la coalizione delle sue liste superato abbondantemente il 40%.
Vediamo di capire bene cosa è successo.
La novità arriva dalla comunicazione dell’Ufficio elettorale regionale, al quale l’ufficio elettorale comunale andava ieri sera comunicando i risultati di ogni singolo verbale di sezione man mano che arrivavano. Dalla sommatoria di questi voti “comunicati” il quadro rinnovato e modificato che ne è venuto fuori stamattina è stato il seguente:
Ignazio Messina è sindaco eletto con 8.735 voti pari al 40,11%, Fabio Termine ha 7.995 voti pari al 36,71% e Matteo Mangiacavallo 5.050 voti pari al 23,19%.
Sembrerebbe che causa del capovolgimento rispetto all’esito di ballottaggio inizialmente acquisito sia il risultato di una sezione, nella quale quello finale e formalizzato sarebbe stato diverso da quello pervenuto in diretta ai mezzi di comunicazione e agli stessi comitati elettorali dei tre candidati.
Per la Regione, quindi, Ignazio Messina è eletto sindaco al primo turno.
Manca tuttavia ancora un passaggio importante, che visto il risicatissimo numero dei voti in ballo rispetto alla fatidica e decisiva quota del 40% potrebbe anche non essere un atto meramente formale: l’ufficialità del risultato viene infatti attribuita da un seggio centrale presieduto da un magistrato, tenuto a riunirsi entro tre giorni (ma dovrebbe farlo già oggi), che procede al conteggio definitivo sulla base della materialità formale dei verbali così come sottoscritti dai presidenti di seggio.
Dopo tale proclamazione, che sarà ripetiamo quella ufficiale, la normativa prevede che sia possibile solo un eventuale ricorso al TAR, per il quale è comunque previsto che debba essere ben documentato, con indicazione specifica di eventuali errori che possano aver inficiato il risultato proclamato: sarebbe questa l’unica possibilità nella quale si possa eventualmente procedere al controllo e alla verifica di eventuali schede contestate.
Riassumendo, quindi, in questo momento Ignazio Messina appare il nuovo sindaco di Sciacca e Fabio Termine lo sconfitto sul filo di lana della soglia al 40%, ma l’ultima pagina di questo thriller politico -elettorale deve essere ancora ratificata.