È stato un vero e proprio J’ACCUSE quello che Fabio Termine ha lanciato contro Ignazio Messina nella sua conferenza stampa odierna, che ServireSciacca ha ripreso in diretta e ai cui contenuti dalla viva voce del candidato sindaco rinviamo il lettore, anche per la delicatezza di alcuni argomenti.

Ci limitiamo qui di seguito a riassumere solo alcuni concetti, importanti, espressi da Fabio Termine (come già fatto ieri con il discorso di Messina):

Secondo Fabio Termine la legalità alla fine ha prevalso e la volontà espressa dal voto popolare è stata salvaguardata grazie alla presenza di un magistrato nella commissione elettorale centrale, che ha consentito di certificare la realtà dei risultati espressi dalle urne; quanto accaduto nella sezione 28 (ossia 30 schede non attribuite a nessun candidato perché contestate dai diversi rappresentanti di lista) non solo è stato alla fine ratificato e legittimato dal magistrato, ma NON era comunque e in ogni caso quantitativamente suscettibile di incidere sul raggiungimento del 40%; quanto è invece accaduto nella sezione 4 non è a giudizio di Termine ascrivibile ad un semplice “errore di trascrizione (come ha detto Ignazio Messina)” , anche se a noi di ServireSciacca sembra di ricordare “errore di scritturazione”, e a tal proposito lo stesso Termine ha esibito le copie di tutte le pagine del verbale elettorale della sezione 4, ottenuto a seguito di una richiesta di “accesso agli atti” da lui stesso avanzata nella nottata tra domenica e lunedì, quando ha capito che qualcosa non quadrava, e che il mattino dopo è stata autorizzata dal magistrato dr. Toscano: da tale copia di verbale si evince che il presidente del seggio nr. 4 ha comunicato all’ufficio elettorale comunale, a conclusione e chiusura delle operazioni di spoglio, dati numerici modificati rispetto a quelli realmente conteggiati durante lo spoglio, e che in questa comunicazione finale si attribuivano 38 voti in più a Ignazio Messina (di cui 20 tolti a Mangiacavallo e 18 a Fabio Termine). Solo il successivo accesso agli atti di Termine e il controllo da parte del del magistrato del verbale in questione hanno consentito una riattribuzione dei voti aderente alla realtà dello spoglio delle schede, impedendo così una falsificazione del corretto risultato elettorale.

Fabio Termine ha poi anche detto che in questa campagna elettorale per il ballottaggio cercherà e chiederà il consenso di TUTTI sulla propria proposta politica: dagli elettori che lo hanno già votato domenica 12 a quelli che invece hanno votato Messina al primo turno, da quelli che non sono andati a votare domenica scorsa a quelli che hanno dato il proprio voto al terzo candidato sindaco Matteo Mangiacavallo; a precisa domanda di ServireSciacca, se si sentiva di escludere un apparentamento con la lista Fratelli d’Italia (la stessa domanda che aveva suscitato ieri il dissenso dei supporter di Messina), ha risposto che in questo momento non intende escludere nulla.

Ha voluto infine rimarcare la differenza, nel rovente clima della campagna elettorale, tra gli attacchi politici e quelli di tipo personale, rivendicando a se’ quelli a contenuto politico (tipo: perché non dire che Nuccio Cusumano è con Messina?) e attribuendo invece all’avversario quelli a carattere personale, di cui Termine ritiene di essere stato destinatario.

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