“L’ospedale di Sciacca è un morto che cammina”. Non è una frase ad effetto, ad uso giornalistico, è il commento autentico di un medico ospedaliero di Sciacca che ha chiesto l’anonimato…
Mi nasce spontaneo questo appello ai due candidati a sindaco in ballottaggio:
Noi cittadini di Sciacca dovremmo essere più interessati a capire cosa ne pensiate dell’attuale disastrosa situazione degli Ospedali Riuniti di “Sciacca-Ribera” e sopratutto che cosa avete intenzione di fare non appena uno di voi sarà eletto sindaco, piuttosto che rimestare la solita minestra a base di transenne, buche e altri ingredienti poco gustosi assai ben conosciuti.
Non risulta che abbiate dato pubblica risposta agli interrogativi che vi aveva posto il Comitato Civico Sanita’ con tanto di lettera aperta, nonostante ServireSciacca si fosse messo nel nostro piccolo a vostra disposizione per tale scopo.
La situazione della medicina ospedaliera nel nostro territorio può definirsi infatti semplicemente drammatica, molto di più di quello che traspare dalle stesse prese di posizione del Comitato Civico e del TDM di Cittadinanzattiva.
Si intravedono vere e proprie crepe in quel clima di sostanziale “omertà” che ha sempre caratterizzato l’ambiente ospedaliero, e medico in particolare, per evidenti e comprensibili timori di “rappresaglie” provenienti dai vertici superiori. Molti medici cominciano ormai a parlare esplicitamente, più o meno riservatamente, delle gravi disfunzioni del nostro nosocomio, financo in diretta TV nel corso di trasmissioni con largo seguito come è stato nel caso della maratona elettorale.
La stampa si è ripetutamente occupata delle gravissime deficienze di personale e difficoltà operative in cui versano diverse unità, come il Pronto Soccorso, Urologia e Ortopedia. Ma anche altri reparti sono al collasso, con organici largamente deficitari, medici con centinaia di giorni di ferie arretrate, servizi che non riescono ad essere avviati e apparecchiature mediche che non riescono ad entrare in funzione, malati ricoverati che non vengono adeguatamente assistiti, medici costretti dalla situazione a rientrare anticipatamente al lavoro dopo interventi chirurgici di particolare delicatezza, interventi chirurgici rinviati, pazienti smistati su altri ospedali, nervi a fior di pelle per le situazioni di stress, continui spostamenti di medici sull’asse Sciacca-Agrigento-Licata e tanto altro. Cosa succederà nel periodo estivo, quando la popolazione nel territorio di Sciacca raddoppierà?
L’ospedale di Sciacca è un DEA di primo livello, ma è ancora privo di attrezzature indispensabili per una struttura di tale rango, e molti peraltro sono convinti che sia in atto una strategia politica ben definita per ridurne il livello qualitativo e così la classificazione.
Candidati a sindaco, ci dite con chiarezza cosa intendete fare sull’argomento se sarete eletti? Come intendete esercitare il ruolo di responsabile della salute pubblica del distretto che spetta al sindaco? Ci dite cosa rispondete ai quesiti con i quali vi ha personalmente interpellato il Comitato Civico Sanita’?
Ci rendiamo conto che le transenne, le buche nelle strade e tante altre amenità della nostra martoriata città siano problematiche più assillanti per la quasi totalità del vostro elettorato, ma abbiate anche la consapevolezza che qualunque cittadino può avere, anche improvvisamente, l’assoluta necessità di NON affidare la propria salute e la propria vita a qualcuno che sia “un morto che cammina”.
Quindi, se potete e volete, fateci sapere la vostra.