Il candidato a sindaco Ignazio Messina ha tenuto oggi, presso il proprio comitato elettorale della chiazza, una conferenza stampa di presentazione delle motivazioni dei nuovi apparentamenti/ alleanze per il ballottaggio, con i due nuovi candidati assessori, Giuseppe Milioti (Fratelli d’Itali) e Lorenzo Maglienti ( Autonomisti) al suo fianco e altri componenti della squadra assessoriale alle sue spalle.

L’incontro è stato tuttavia occasione anche per discutere di altro, ragion per cui il lettore che sia interessato ad ascoltare nella loro pienezza le argomentazioni di Ignazio Messina può rivedere, sotto, la registrazione della intera conferenza stampa che ServireSciacca ha trasmesso in diretta.

Come siamo soliti fare, riassumiamo qui di seguito alcuni dei punti trattati da Ignazio Messina:

La coalizione e il progetto di Messina si è accresciuto con il supporto, nel ballottaggio, di Fratelli d’Italia ed Autonomisti, avversari al primo turno ma comunque già alternativi alla proposta politica di Fabio Termine, che il candidato Messina considera sempre come una prosecuzione dell’amministrazione Valenti; sono state valutate le condizioni programmatiche di questo ampliamento nell’ottica di dare una risposta alle molteplici esigenze della città all’insegna della competenza; anche sul versante delle forse politiche che adesso subentrano c’erano devono Messina progettualità che meritano attenzione, ragion per cui si metteranno insieme le idee programmatiche e le forze per far uscire la città dallo stato di degrado in cui versa; quindi accordo “ politico – programmatico alternativo rispetto a quella che Messina continua a definire la “giunta Valenti – Termine”; il voto dato a Fabio Termine è un voto a rischio perché anche in caso di vittoria non avrà la maggioranza in consiglio comunale, ragion per cui la governabilità può essere assicurata secondo Messina solo dalla sua coalizione m (che grazie all’apparentamento con Fratelli d’Italia avrà 16 consiglieri su 25 in caso di Messina vittorioso, 15 in caso contrario); nnon ha sentito l’avversario parlare di programmi, solo invettive sui social e attacchi di natura personale; in sintesi: “abbiamo le competenze e i numeri per far rinascere Sciacca”.

ServireSciacca ha posto le seguenti tre domande.

Come mai è caduto il paletto iniziale di non volere nella coalizione partiti politici con i propri simboli? La risposta è stata che la necessità del ballottaggio ha modificato le condizioni politiche iniziali.

Come mai è caduto il paletto iniziale di non volere nella coalizione partiti politici con i propri simboli? La risposta è stata che la necessità del ballottaggio ha modificato le condizioni politiche iniziali.

Come mai la composizione della giunta assessoriale risponde all’unica esigenza di far spazio alla rappresentanza delle liste politiche alleate, senza nessuna attenzione a persone svincolate dalla politica ? La risposta è stata che il metodo scelto è stato quello della rappresentanza delle forze politiche alleate con indicazione da parte loro di personalità competenti, anche perché le condizioni della città richiedono un “governo di salute pubblica” con l’apporto di tutti coloro che si oppongono ad una “prosecuzione” dell’esperienza Valenti. Nel prosieguo tuttavia non è escluso che possano entrare in giunta personalità senza legami con forze politiche.

La terza domanda ha riguardato la posizione del candidato Ignazio Messina in relazione alle difficili condizioni dell’Ospedale di Sciacca : ha risposto di aver visitato due volte il nosocomio, constatando un situazione assai complessa. Secondo Messina il tema centrale è costituito dalla mancanza di autorevolezza da parte della rappresentanza politica cittadina, perché il sindaco è la massima autorità cittadina in ambito sanitario e deve farsi rispettare quando le cose non vanno bene.

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