La notizia data ieri in solitudine da ServireSciacca ha trovato oggi risonanza nel Tribunale dei diritti per il malato di Cittadinanzattiva, che stamani ha inviato l’ennesima segnalazione – denuncia indirizzata al Sindaco, al Commissario Straordinario ASP di Agrigento, al Direttore Sanitario dell’Ospedale di Sciacca-Ribera e alla presidente della Commissione Sanita’ dell’ARS.
Il Tribunale per i diritti del malato, a firma della coordinatrice di Rete Lilla Piazza e della coordinatrice assembleare di Cittadinanzattiva Pierina Di Martino, ritiene che equivalga ad una conclamata certificazione di crisi il fatto che a decorrere da lunedì 18 luglio un intero ospedale DEA di primo livello si sia autodichiarato, allo stato, impossibilitato ad effettuare attività chirurgica e ambulatoriale d’elezione, a causa dell’insufficienza numerica degli anestesisti, salvo i casi di urgenza.
Secondo Cittadinanzattiva è grave che non si sia data una comunicazione ufficiale di ciò, quasi si volesse nascondere la problematica. Una problematica che è difficile documentare fedelmente nei suoi innumerevoli aspetti e nelle sue ricadute sulla salute degli utenti, anche a causa del fatto che il personale ospedaliero non può fornire alla stampa questo tipo di notizie né fare dichiarazioni per contratto, pena sanzioni disciplinari.
Solo il grave disagio di decine e decine di famiglie che da mesi avevano messo in programma gli interventi chirurgici e alle quali sono saltati improvvisamente tutti i piani ha rappresentato la fonte della notizia.
Per TDM è di tutta evidenza la gravità sociale di questa situazione, che viene definita come una vergogna, tanto più che è risultato finora inutile ogni tentativo di dialogo e di proficua collaborazione con i vertici della Sanita’ agrigentina e regionale.
“TDM continuerà a segnalare e denunciare, ma spetta ad altri – conclude la presa di posizione di Cittadinanzattiva – la responsabilità politica di esercitare un potere di intervento in tale situazione, con l’obiettivo urgente di cambiare direzione e di impedire il massacro della Sanita’ pubblica nel territorio di Sciacca”.