L’articolo pubblicato da Tele Monte Kronio (vedi link) e il video che circola virale sui social, e a cui l’articolo stesso fa riferimento, confermano che della problematica ospedale di Sciacca se ne parla finalmente in modo esplicito e, ciò che più conta, se ne parla sui mezzi di comunicazione, e anche su quelli che fanno maggiore audience.
Finalmente si dice pubblicamente quello che sotto traccia tutti dicono e sussurrano: medici e personale sanitario sono ormai esasperati e con i nervi a fior di pelle per i turni massacranti di lavoro a causa delle carenze di organico con possibili ricadute anche sulla qualità delle prestazioni, ferie arretrate a dismisura per la difficoltà a usufruirne in questa critica situazione, servizi che non vengono erogati, interventi chirurgici non urgenti che non vengono eseguiti, il contratto di lavoro che obbliga il personale a non lamentarsi pubblicamente nonostante i pericoli che tale situazione comporta per la salute dei cittadini, ecc. ecc.
La pantomima dei vertici aziendali che tutto è sotto controllo e che ogni problema ha una sua causa ben individuata e in corso di soluzione, non regge più.
Le lamentale degli utenti e degli stessi medici affiorano ormai dovunque, gli indirizzi wattsapp dei giornalisti diventano sempre più spesso destinatari di segnalazioni e reportage fotografici anche da fonte interna ospedaliera.
Si sta ingenerando la convinzione che ci sia in atto un tentativo pianificato e programmato di abbassare la qualità e di declassare l’ospedale di Sciacca.
Il Comitato Civico Sanita’ e il Tribunale per i diritti del malato, insieme ad altre associazioni di volontariato, ormai stanchi di comunicati senza risposte e di parole vuote di contenuto, stanno questa volta pianificando un’azione di protesta molto più concreta ed eclatante, per cercare di ottenere fatti concreti e non solo chiacchiere in lingua politichese.
La consapevolezza che l’unione fa la forza sta spingendo il cartello di associazioni a mobilitare l’intera cittadinanza intorno all’assunto che così non si può continuare e che la gestione commissariale ha una sola strada davanti a sé, ossia quella di potenziare l’ospedale di Sciacca dotandolo di tutte le risorse e i servizi che spettano di diritto a un territorio che converge su un ospedale DEA di primo livello che deve essere realmente tale.
Bravo questo ruberese che ha fatto ciò che nessuno ha fatto mai.