Questo video gira sui social. Non sappiamo chi lo abbia girato, di chi sia la voce che commenta, chi abbia consentito l’accesso nella struttura. Sappiamo tuttavia che questo video mostra una verità incontrovertibile e che merita di essere diffuso e condiviso, perché le immagini dicono molto più delle parole.
Tutti sapevamo di questa sconfortante realtà, e che quella delle piscine termali del complesso Molinelli già documentata su ServireSciacca è ancora peggiore, ma oggi la scena spetta di diritto alla piscina del parco termale, perché grazie a questo video il suo disastroso stato di abbandono e di degrado è finalmente documentato visivamente anche dall’interno.
Questa è l’immagine fedele di ciò che crea la cattiva politica, da Crocetta a Musumeci, tanto per essere super partes ed equidistanti. Ma anche la cattiva politica di un territorio, il nostro, che pur essendo direttamente interessato non ha mai saputo trovare il modo di reagire, di alzare la voce, di ribellarsi, di far pagare alla cattiva politica regionale il dazio di un vero e proprio reato amministrativo, che attiene al danno subito dal patrimonio pubblico da parte di chi non ha saputo tutelarlo e valorizzarlo.
Ma guardatelo questo video, perché non possiamo epiù chiudere gli occhi:
Tutto è immobile ormai da tanti anni, come nell’incantesimo di una brutta favola, ma questa non è una favola, bensì la drammatica realtà di una terra che dilapida la propria ricchezza.
Che fine ha fatto nelle stanze comunali l’idea di progettare la rimessa in bonis di questa piscina termale del Parco utilizzando allo scopi anche tutto il milione e mezzo di euro che il governo Musumeci ha stanziato per il patrimonio immobiliare termale di Sciacca, con evidente finalità di paravento elettorale?
Con le lezioni regionali e nazionali alle porte, tutto è ancor di più immobile e tutti sembrano aspettare il dopo. Ci sono cose ben più importanti a cui la politica deve pensare in questo momento, ci sono tante barzellette da andare a raccontare agli elettori.
Ma almeno una cosa il nuovo sindaco di Sciacca, Fabio Termine, potrebbe intanto provare a farla, mantenendo tra l’altro una promessa che aveva fatto in campagna elettorale: aveva detto che il suo primo atto appena eletto sarebbe stato quello di riunire attorno ad un tavolo tutte le forze politiche e sociali della città per un confronto proprio sulla condizione del patrimonio termale e sulle iniziative da intraprendere.
Abbiamo allora questo “tempo vuoto”, fino alle elezioni regionali, da utilizzare in modo proficuo, per tentare di prepararci bene a far fronte comune e per darci finalmente una strategia come città: vogliamo utilizzarlo o preferiamo continuare a far la parte di quelli che assistono impotenti alla distruzione della propria identità di città termale?
Buongiorno, qualche anno fa sono caduta a Siracusa. Ovviamente sono andata al P.S e al triage mi hanno dato un braccialetto con un codice. Con questo codice potevo controllare su un monitor posizionato nella sala sia il colore del codice che mi avevano assegnato sia il tempo di attesa per entrare nella sala visita (60 Min) specificando che se fosse arrivato un codice rosso, sarebbe potuto aumentare. Sapere il tempo di attesa, riduce l’ansia. Così mi sono messa dietro la porta della sala visita solo quando il “mio” tempo era di 10 Min. E in questo monitor vedevo anche per altri pazienti con altri codici , anche le varie consulenze assegnate e i vari tempi che si allungavano e/o diminuivano.
Questo riduce l’ansia anche dei familiari che aspettano fuori.
Credo che questo tipo di sistemi ci sia anche in altri ospedali siciliani.
Credo che possa essere utile anche per Sciacca.