Mai come in questa afosissima estate, il ventaglio è diventato un oggetto immancabile in ogni nostra borsetta. Io vivo quasi in simbiosi con il mio. Il bisogno di fresco non viene placato nè dai ventilatori nè dai climatizzatori. E’ il ventaglio, con il suo contatto ravvicinato, a darmi un conforto che è più psichico che fisico, lo so.
Questo piccolo oggetto ha accompagnato, nei secoli, le donne, accrescendo il loro fascino e donando loro un che di misterioso tanto che molti artisti lo hanno scelto come soggetto dei loro dipinti. Di pizzo, di piume, di stoffa pregiata, di pergamena. Colorati, dipinti con fiorellini o disegni fantasiosi, sempre armoniosi e intonati con i relativi abiti di donne affascinanti.
Durante il XIX e inizio del XX secolo, in Spagna, ma anche nel Regno delle due Sicilie, diventato da poco Italia meridionale, il ventaglio è stato uno strumento di comunicazione ideale in un momento in cui non c’era Whatsapp e la possibilità di una donna di parlare con un uomo era molto limitata e sotto la sorveglianza della famiglia.
I principali gesti e i relativi significati che hanno configurato quello che è stato chiamato il linguaggio segreto del ventaglio, grazie a posizioni o gesti rapidi e quasi impercettibbili, permettevano a una donna di comunicare con un uomo che la osservava. Permettevano inoltre di negare, nel caso ti vedesse un genitore o un fratello maggiore, che quel gesto avesse un significato, sostenendo che era del tutto accidentale e che era lui a volerlo interpretare maliziosamente. Ancora oggi anche se non svolgono più questa funzione, possiamo trovarli un po’ per gioco o per teatro.
Toccare con il dito il bordo: Voglio parlare con te.
Tenere il ventaglio con la mano destra davanti al viso: Seguimi.
Tenerlo con la mano sinistra davanti al viso: Voglio conoscerti.
Muoverlo con la mano sinistra: Ci stanno guardando.
Tenerlo vicino l’orecchio sinistro: Voglio che mi lasci in pace.
Muoverlo con la mano destra: Amo un altro.
Presentarlo chiuso: Mi vuoi bene?
Lasciarlo scivolare sulla guancia: Ti amo.
Appoggiarlo sulla guancia destra: Sì.
Appoggiarlo sulla guancia sinistra: No.
Aprirlo e chiuderlo: Sei crudele.
Sventolarsi velocemente: Sono fidanzata.
Sventolarsi lentamente: Sono sposata.
Aprilo con la mano sinistra: Vieni a parlare con me.
Appoggiare il ventaglio sulle labbra: Baciami!
Aprilo lentamente e basta: Aspettami.
Colpirlo chiuso, sulla mano sinistra: Scrivimi.
Aperto coprendo la bocca: Sono sola.
Chiudere a metà il lato destro sulla sinistra: Non posso.
Attenzione, dunque, care amiche, a come muovete il vostro ventaglio! Il nostro ventaglio di plastica potrebbe comunicare qualcosa di malizioso… Lo credete possibile, oggi?