Cittadinanzattiva di Sciacca, Rete Procuratori dei Cittadini, ha inviato al Sindaco Fabio Termine e al dirigente dell’Ufficio tecnico Salvatore Gioia una lettera in cui si chiede alla nuova amministrazione di far aprire immediatamente i fascicoli dell’ufficio comunale in cui giacciono ormai da troppo tempo tutti i progetti di Democrazia Partecipata, che sono stati finanziati ma non realizzati, per un definitivo chiarimento di tutta la questione di Democrazia Partecipata dal 2021 in giù, al fine di rendere possibile l’utilizzo delle somme rese disponibili dalla Regione in mode conforme agli scopi per i quali dovevano essere utilizzate.
La presa di posizione odierna dei Procuratori dei Cittadini inizia sotto forma di interrogativo con riferimento ai bandi del Comune per Democrazia Partecipata: ma allora avevano ragione quelli che la ritenevano qualcosa di inutile, buona solo a far perdere del tempo, del tutto sganciata dalla finalità dichiarata, che sarebbe quella di valorizzare la partecipazione dei cittadini attivi alla cosa pubblica attraverso dei micro-progetti dagli stessi elaborati per migliorare la propria città?
“ Noi non volevamo crederci – continua il documento – e per questo abbiamo voluto provare a partecipare al bando 2021, al duplice scopo di svolgere anche in questo modo il nostro ruolo di cittadini attivi e di smentire nel contempo i malpensanti. E la nostra proposta progettuale, finalizzata a valorizzare un luogo di verde pubblico della nostra città alla Perriera, si è utilmente classificato tra i primi tre aggiudicatari dei micro-finanziamenti messi a disposizione dalla Regione nelle casse comunali”.
“Dopo che è stato puntualmente comunicato l’esito positivo, tra l’altro ottenuto attraverso una pubblica votazione, sul progetto di Cittadinanzattiva, ed è da ritenere anche sugli altri, non si è saputo più nulla.
Nulla, dicono i Procuratori dei Cittadini, nonostante i frequenti solleciti sia verbali che scritti all’ufficio tecnico comunale e all’amministrazione Valenti per mettere utilmente in moto la “procedura” esecutiva di attivazione e di utilizzazione del micro-finanziamento, di cui avrebbe dovuto essere beneficiaria la città per il tramite delle proposte progettuali risultate le più votate.
Si arriva cosi a pochi giorni addietro, quando il Comune ha emesso il nuovo bando per “Democrazia Partecipata 2022”, cosa che Cittadinanzattiva giudica una cosa senza senso, una ulteriore e ingannevole perdita di tempo.
A questo punto Cittadinanzattiva chiede di conoscere: perché tutto ciò avviene o sarebbe meglio dire non avviene; perché il proprio progetto, risultato vincente, è rimasto lettera morta; dove sono adesso i 4 mila euro che al progetto di Cittadinanzattiva dovevano essere destinati dal Comune, sulla base delle risorse finanziarie rese disponibili dalla Regione per Democrazia Partecipata 2021; dove sono finite e come si prevede di utilizzare tutte le somme relative ai bandi di Democrazia partecipata, del 2021 e degli anni precedenti, iniziando dagli altri due progetti dichiarati vincenti insieme nel 2021, e proseguendo con quello relativo alla borgata Stazzone dell’anno 2020 e poi ancora con quello della villetta San Michele di un anno ancora precedente.
A proposito di quest’ultimo nel documento odierno si ricorda che c’è addirittura l’aggravante di ulteriori some aggiuntive versate al Comune direttamente da parte di privati ed associazioni, per rendere possibile la realizzazione dell’idea progettuale sulla villetta San Michele, e di cui non si è saputo più nulla.
Il documento odierno si conclude preavvisando che perdurando il silenzio e l’inattività dei competenti uffici comunali in materia di Democrazia Partecipata, Cittadinanzattiva si vedrà costretta ad attivarsi per tutelare i diritti dei cittadini attivi che avrebbero dovuto beneficiare dei progetti di Democrazia Partecipata risultati vincenti e mai realizzati.
CITTADINANZATTIVA CHIEDE CONTO E RAGIONE DEI PROGETTI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA
DiNINO PORRELLO
APR 27, 2022
La Rete dei Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva richiede oggi con una lettera inviata al sindaco Valenti e al dirigente dell’ufficio tecnico ing. Gioia che fine abbiano fatto i progetti di Democrazia Partecipata 2021. In particolare Cittadinanzattiva lamenta la mancata messa in atto da parte degli uffici comunali competenti, dopo cinque mesi, degli adempimenti tecnici ed amministrativi necessari per la realizzazione delle tre idee progettuali risultate vincenti nell’edizione 2021 di Democrazia Partecipata. I Procuratori dei Cittadini riferiscono che per quel che riguarda il proprio progetto del “Parco della Perriera”, di essersi più volte informati in Comune e di aver sollecitato l’iter informalmente e verbalmente, ricevendo sempre risposte del tutto interlocutorie, e anche per gli altri due progetti risultati vincenti la situazione di impasse è analoga. no Si chiede quindi al sindaco Valenti e all’Ing. Gioia che si attivino per la necessaria accelerazione dell’iter amministrativo al fine anche di evitare, come spesso e purtroppo è accaduto in passato, che le idee progettuali dei cittadini e le somme finanziate dalla Regione tramite Democrazia Partecipata svaniscano nel nulla, inghiottite dalla burocrazia amministrativa. A tal proposito Cittadinanzattiva chiede inoltre un riscontro, con notizie certe e definitive, circa la possibilità di portare a compimento l’idea progettuale di Democrazia Partecipata 2019 relativa alla villetta di San Michele, per la quale alcuni dei cittadini che l’avevano presentata ci hanno anche messo somme di denaro aggiuntivo di tasca loro, ad oggi nella disponibilità delle casse comunali. Per tale progetto era stata assicurats recentemente agli stessi PDC di Cittadinanzattiva la realizzazione dopo l’approvazione del bilancio comunale.