Ciao Michele, spero la tua campagna elettorale per le ormai prossime elezioni regionali proceda bene e nel migliore dei modi Le foto che pubblichi sui social evidenziano quanto sia intensa la tua attività elettorale e questo è un buon segnale per il raggiungimento di un risultato positivo e vincente, che qualsiasi cittadino di Sciacca che abbia cuore le sorti della nostra città, indipendentemente dal proprio credo politico, non può che augurarsi per te come anche per gli altri candidati sciacchitani (Fabrizio Di Paola, Matteo Mangiacavallo, Giuseppe Montalbano, Salvatore Monte e Veronica Bellicosi).
La nostra città e tutto il nostro territorio hanno necessità di essere rappresentati in assemblea regionale da persone davvero valide che conoscono bene la realtà locale, capaci di impegnarsi concretamente sul fronte delle maggiori problematiche e delle maggiori potenzialità di sviluppo di questo territorio intermedio tra Agrigento e Trapani, che ha grandi risorse il più delle volte non adeguatamente valorizzate.
Ieri sera hai fatto tappa nella tua Sciacca, presso il Castello Incantato, per un incontro con i tuoi elettori e/o amici. Ne hai dato notizia post sui tuoi profili facebook, sia quello personale che politico, con le foto e con il tuo post che riporto fedelmente alla fine di questa lettera aperta. Non sei ovviamente il solo a organizzare eventi del genere, ma prendo te come esempio, perché, considerata la nostra familiarità sin da quando eri un ragazzino, penso di potermelo permette.
Mi è sorto infatti un interrogativo che vorrei condividere con te, conseguente al fatto che, se per caso o ammesso che avessi voluto parteciparvi anch’io, non avrei potuto esserci semplicemente perché non ne avevo saputo nulla. E, come me, penso anche tanti altri. Sono andato a controllare, nel caso mi fosse sfuggito qualche avviso su facebook o su wattsapp. Nulla, nessun avviso. E allora, i tanti (perché erano tanti, è questo è un buon segno) che vengono a questi eventi, come vengono invitati? E ci ho ragionato un po’ su…
Ritengo che la decisione iniziale parta dal politico che vuol organizzare l’evento-raduno, poi lo dice alla ristretta cerchia di suoi amici e da ognuno di essi il cerchio poi si allarga fino agli amici degli amici, nel tuo caso i più presumibilmente elettori PD dichiarati.
Ma, mi chiedo allora, perché non fai un invito pubblico su facebook? Magari così ci viene anche qualcuno che è ancora indeciso per chi votare oppure magari ti guadagni il voto di qualcuno che altrimenti non ti voterebbe. Provo immaginare la tua replica…: ma questi sono eventi dedicati soltanto agli amici, insomma una sorta di festa privata per i tuoi elettori più fidati e vicini. E qui mi sovviene un altro interrogativo: e come la mettiamo se alcuni tuoi elettori, non invitati, dovessero incazzarsi un po’ sentendosi esclusi dalla nutritissima cerchia degli “amici”? Magari perdi qualche voto…
Scusami Michele se ti ho un po’ annoiato prendendo te come riferimento per parlare di un argomento generale che riguarda (e ha già riguardati, con tantissimi party privati pagati dai candidati alle varie elezioni) un modo di essere delle nostre campagne elettorali e che ha stuzzicato la mia curiosità giornalistica, ma so che potevo permettermelo.
Adesso lascio a te la parola, con il tuo post e le tue foto sull’evento di ieri:
“È difficile trovare le giuste parole per descrivere l’emozione che provo. Il vostro calore e il vostro supporto mi incoraggiano, ogni giorno e sempre di più, ad andare avanti contro la rassegnazione che, per colpa di taluni esponenti politici, spesso contraddistingue i siciliani. Vi ringrazio per il vostro affetto e vi prego di continuare ad illustrare le nostre ragioni, la nostra concretezza, la nostra competenza. Solo così eviteremo la dispersione di consenso verso populisti e improvvisatori”.
Ciao Michele, con l’affetto di sempre