Stamani è notizia di primo piano su tutta la stampa, da quella nazionale a quella agrigentina, la sospensione del segretario provinciale e componente della direzione nazionale di Fratelli d’Italia, Lillo Pisano, da ogni incarico di partito, con effetto immediato. Questo dopo che il quotidiano la Repubblica aveva reso pubblici alcuni post social di cui il Pisano si era reso autore qualche tempo fa e considerati inneggianti a Hitler e Putin, di cui Pisano si è adesso subito “scusato” sempre a mezzo post social.
Questo il testo completo del comunicato di FdI:
“Calogero Pisano è sospeso con effetto immediato da Fratelli d’Italia. È sollevato da ogni incarico di partito, a partire da quello di coordinatore provinciale di Agrigento e di componente della Direzione nazionale. Da questo momento in poi Pisano non rappresenta più FdI a ogni livello e a lui viene inibito anche l’utilizzo del simbolo. È deferito al collegio di garanzia del partito per ogni ulteriore decisione“.
Tutto rimesso a posto e risolto, quindi? Manco per idea, e il bello è che nessuno mi sembra che lo dica.
Il contenuto più intrigante e anche più interessante della “notizia” è, piuttosto, il fatto che il nominativo di Calogero Pisano (a suo dire molto legato a Giorgia Meloni nella sua carriera politica) rimarrà sulla scheda elettorale rosa per la Camera dei Deputati, che gli elettori della circoscrizione di Agrigento si ritroveranno in mano il 25 settembre, con la conseguenza che quegli elettori che volessero votare per Fratelli d’Italia (e si ritiene che non saranno pochi) dovranno inevitabilmente votare proprio per … Lillo Pisano, che ormai “rimane” sulla scheda come il nominativo indicato per Fratelli d’Italia nel collegio uninominale di Agrigento e che proprio per questo (l’uninominale) ha notevolissime probabilità di essere eletto come deputato della Repubblica italiana.
Solo dopo la sua (probabile) elezione potrebbe esserci, se ci sarà…, una conseguenza concreta dell’odierno provvedimento di sospensione:
– Lillo Pisano dovrà formalmente iscriversi al gruppo misto della Camera dei Deputati, ma nessuno potrà impedirgli di sentirsi parte e di far parte, in Parlamento, dello schieramento numerico di Fratelli d’Italia e della coalizione di centro/destra;
⁃ Lillo Pisano se eletto si dimette da deputato per fatto di “coerenza politica” (ma ci sembra ipotesi assai remota…)
– la sospensione viene revocata e finisce tutto a tarallucci e vino… alla faccia degli apprezzamenti subHitler e Putin
Insomma, il provvedimento di sospensione che oggi riempie tutti i titoli dei giornali è, di fatto e quasi certamente, un atto assai ben poco significativo sotto il profilo delle sue prossime conseguenze pratiche e anche politiche.
Certo, giunti a questo punto Giorgia Meloni non avrebbe potuto far tanto (magari un’espulsione…?), ma quello che è accaduto è sicuramente emblematico delle perverse conseguenze dell’attuale sistema elettorale (un certo nominativo devo votarlo per forza se scelgo quel partito, anche se non vorrei votarlo…) e dei discutibilissimi sistemi di selezione della classe politica chiamata a rappresentare il territorio e tutti noi